A parte il fatto che già nel titolo c'è un vistoso errore e che l'articolo non è firmato da un giornalista, quindi è un articolo scritto da qualcuno con richiesta di pubblicazione, vi sono diverse cose da rilevare.
1. Il sito Internet,
il nostro, non è fasullo: casomai è anonimo che è
tutt'altra cosa.
2. Il nostro sito
non "offusca il buon nome" di Caresto ma pone documenti e notizie ben risapute
da tutti.
3. La magistratura
non ha fatto chiudere il nostro sito: magari essa fosse stata interpellata!!!
Per far chiudere un sito come il nostro basta scrivere, attraverso un legale,
una lettera al provider millantando denunce e provvedimenti per presunta
diffamazione e calunnia o spam. Il provider, che ospita le pagine gratuitamente,
per non avere noie chiude il sito senza neanche chiedersi cosa ci sia di
vero nel sito o meno. Inoltre se la magistratura avesse fatto chiudere
davvero il sito, lo avrebbe fatto dopo accurate indagini che avrebbero
messo in evidenza la veridicità delle nostre affermazioni (ma che
perlopiù alla magistratura, a parte l'evasione fiscale e il giro
di soldi, interessano poco) e se fossero risaliti alle connessioni avrebbero
avuto una stupefacente sorpresa: il sito riportava connessioni provenienti
dal.... Vaticano.
Naturalmente questo
è uno dei tanti sistemi scherzosi che si possono usare da parte
di chi conosce bene il mondo di Internet, ma ve lo vogliamo svelare per
dirvi l'infondatezza del testo qui sopra e quanto esso sia stato pilotato
per portare acqua al proprio mulino.
4. Il resto della
paginetta è un insensata accozzaglia di banalità messe insieme
su richiesta dalla Comunità stessa.
Si invita a leggere qui il motivo per cui questa pagina è stata ospitata dal sito Kelebek