Chi sarebbe il teologo? Notare la sottigliezza
del "spesso" ovvero: quando non troverete nessun teologo ad aspettarvi
è perché siete sempre capitati nel momento sbagliato, quando
invece esso SPESSO c'è.
Se non è autogestito il corso non si
avvale di nessun teologo perché a Caresto non c'è un teologo
e don Pasquini (che peraltro non è teologo ma solo prete) non presenzia
mai agli incontri.
ma con un metodo attivo: esercitazioni, allenamenti.. dello spirito, lavoro dei due in coppia. Il frutto di un'esperienza ormai ventennale è raccolto in una quindicina di libri e sussidi di spiritualità matrimoniale e ha dato origine in questi ultimi anni alla nascita di centri simili a questo in varie diocesi italiane.
Questo è assolutamente falso: basta chiedere per esempio ad alcune diocesi come Bologna, Rimini o altre, quale considerazione abbiano di Caresto e come abbiano insindacabilmente bloccato le partenze ufficiali per questo "eremo", anche se isolate coppie esaltate per Caresto le possiamo trovare ovunque.
A Parma c'era una coppia pronta d andare in una casa ristrutturata a spese della diocesi per fare ritiri sul modello Caresto. Pare che il tutto fosse guidato da un certo Don Pietro Ferri. Don Pietro però è stato in seguito trasferito a Roma e quindi non è più a capo dell'Ufficio famiglia diocesano. Pertanto la diocesi di Parma ha ristrutturato l'immobile ma per finalità polivalenti e non solo per le famiglie, tanto meno legate a Caresto, come infatti risulta dal sito ufficiale della diocesi, dove non c'è nessun accenno a Caresto nell'ufficio per la pastorale famigliare.
A Sueglio (sul lago di Lecco), diocesi di Milano c'è il gruppo "Gerico" ( Franco e Sandra Martini; tel. 02.6480.598)
La casa che doveva essere comprata dalla famiglia Martini non è mai stata acquistata realmente.
Nella diocesi di Reggio Emilia: "La tenda dell'incontro" (c/o Pietro e Paola Cilloni tel. 0522.439259)
Questa pseudocomunità sembra apparire anche sul sito della diocesi ma stranamente le sue attività si fermano al maggio 2004, come se fossero bloccate da qualcuno più in alto (la diocesi stessa) http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/PagineDiocesi/index1.jsp?idTable=-1&idUfficio=5538
Le due coppie di sposi,
quando presenti, non hanno alcuna formazione specifica. Caresto non si
è in alcun modo preoccupato per una loro crescita, umana, spirituale
e formativa. In questi ultimi anni sono molte le iniziativa della Chiesa
che offrono una solida formazione sulla pastorale matrimoniale e sulla
spiritualità coniugale. Basta pensare a quante diocesi inviano coppie
di sposi all’Istituto Giovanni Paolo II a Roma per un master di formazione
in questo senso. Di questo a Caresto non risulta se ne sia mai parlato.
Difatti la famiglia Piai
e la famiglia Calori non abitano a Caresto, ma servono solo da specchietto
per le allodole dell'idea di "comunità" e sono anche la presa in
giro del paese che comprende benissimo la loro situazione e ne ride di
continuo.
All'inizio, nel 1997, la
famiglia Piai pensava che fosse normale venire ad abitare a Caresto, formando
appunto una comunità, tanto più che il marito aveva dovuto
trasferirsi prima del resto della famiglia a Sant'Angelo in Vado a causa
del lavoro.
Con mille scuse, sempre
sublimate certamente dal rispetto della loro indipendenza e libertà,
don Piero e Daniela fecero in modo che i signori non entrassero di fatto
in comunità ma ne costituissero un corollario ad hoc. Questo è
stato raccontato, anche se velato da buonismo, dalla stessa famiglia Piai.
Anzi, la signora Piai serviva
per i lavori più umili e difficili come le pulizie o il forno, visto
che la signora Daniela era troppo "colta" per abbassarsi a questo lavoro.
L'idea di comunità offriva l'idea di lavorare per il bene della
comunità e offriva anche manodopera gratuita.
Vista la situazione palese
di convivenza della coppia Pasquini-Maffei il paese ritiene i signori gabbati
davvero un po' con le fette di prosciutto sugli occhi e appunto ne ride
sotto i baffi tuttora. Altrettanto dicasi per l'altra coppia della "comunità".
Daniela è diplomata
all’Istituto di scienze Religiose “Don Italo Mancini” di Urbino poi ha
conseguito verso la fine degli anni Ottanta il magistero in teologia a
Fano. Ma poi non ha fatto alcun aggiornamento.
Negli ultimi anni Caresto
partecipava solo il primo giorno o per nulla al convegno annuale sulla
spiritualità coniugale a Rocca di Papa, organizzato dall’Ufficio
Famiglia della CEI.
Notiamo anche che don Pasquini
è stato sollevato dall'incarico diocesano di Pastorale Famigliare
e in diocesi non c'è nessun riferimento a Caresto per detta pastorale.
Notiziario Pastorale dell'Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo
in Vado
Anno XV - n° 4 del luglio 2003
Come previsto dal Direttorio di Pastorale
Famigliare per la Chiesa in Italia la CEM, in data 28 maggio 2003, ha nominato
"Incaricati regionali per la Pastorale famigliare" Don Piero Pellegrini
e la coppia di sposi diacono Antonio Barra e la consorte professoressa
Giancarla Perotti
Notiziario Pastorale dell'Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo
in Vado
Anno XV - n° 5 del settembre 2003
Prot. 365/A In data 11 luglio 2003: Don Piero
Pellegrini, già incaricato regionale della Pastorale famigliare
è stato nominato dall'Arcivescovo anche Vicario episcopale Diocesano
per la famiglia per la durata dello stesso ufficio.
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