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From an anonymous source |
4 Maggio 2000 Gentili Signori, vi
spedisco la documentazione allegata con la preghiera di
pubblicarla sul vostro sito. Qualche
tempo fa, pensando fosse cosa giusta e nobile, ho aderito
con entusiasmo alla causa del movimento anti-sette, o dei
critici, come amano definirsi
eufemisticamente. Poco
più di un anno di collaborazione mi ha aperto gli occhi
e ho capito che sono cialtroni, quanto e più dei santoni
e dei settaioli. Ho
assistito alla fabbricazione sistematica di notizie
allarmistiche, ho visto come vengono prodotte le peggiori
calunnie, sono stata testimone di tresche con giornalisti
e scettici servi delle loro tasche e dei loro
interessi di parte (vero Martinuzzo?). Mi ha nauseato la
collusione con funzionari pubblici disonesti e le
pressioni indebite, tentate o riuscite, su magistrati e
poliziotti (vero Akuzzo?). So che hanno infiltrato le
loro spie nelle sette per causare incidenti, carpire
informazioni, anche a pagamento, e trafugare documenti
(vero Gerry e Roberta?).
Tra
non molto vedremo proporre speciali leggi o
"commissioni parlamentari di indagine sulle
sette", rese "necessarie" dagli incidenti
creati ad arte da questi individui e sostenute dai loro
"lobbisti" parlamentari. Una
vera associazione per delinquere (art.
416 c.p.) organizzata al fine di diffamare con
tutti i mezzi il gruppo o la setta da loro
inviso, e finalizzata allistigazione dellodio
e della discriminazione religiosa; il tutto compiuto
abusando di mezzi e anche di uffici preposti a ben altri
scopi di pubblica utilità. Ritengo doveroso e
onesto denunciare un simile mercato di menzogne e atti
illeciti: il fine non giustifica i mezzi, non in questo
caso almeno. Scusate lanonimato, non sono vile, ma questa gente è veramente pericolosa e ha i mezzi per mettere a tacere chiunque.
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