Una farfalla molto fastidiosa A questo punto Introvigne racconta ai suoi ascoltatori che Kelebek è un esempio "estremo" di sito Web "anti-sette estremo" [sic] "principalmente dedicato ad attacchi ad hominem" contro studiosi del CESNUR (in realtà Kelebek dice poco su altri militanti del CESNUR). Introvigne sbaglia sul punto essenziale: il suo documento è dedicato ai siti Web anti-sette. Ora, Kelebek non è un sito anti-sette sotto nessuna definizione. A parte il CESNUR, i nostri interessi sono rivolti alle culture medio-orientali. Introvigne non racconta che cosa Kelebek
è, fa o dice; ma espone che cosa, secondo lui, c'è di male.
Kelebek, ci spiega, è una versione "estrema" della fallacia
della "storia esterna", cioè della critica agli interessi politici
dell'autore e così via, piuttosto che un'analisi di quanto l'autore
sostiene. Ciò potrebbe essere vero per la matematica, ma non è
assolutamente vero in campi inestricabilmente complessi e soggettivi come
la sociologia o la psicologia, dove le opinioni personali dell'autore sono
cruciali. In una sua novella lo scrittore italiano Italo Calvino ci presenta
due descrizioni della stessa città: in una l'autore guarda in alto
verso i balconi fioriti da cui sorridono belle ragazze; nell'altra l'autore
descrive solo fogne, prigioni e cantine infestate da topi. Quale
scenario uno scienziato sociale decida di osservare dipende molto dai suoi
interessi politici e culturali.
In ogni caso Introvigne è il primo a frugare nella "storia esterna", come abbiamo visto dalla sua teoria complottistica che coinvolge l'estrema sinistra, gli atei, l'estrema destra e i musulmani. Accusa inoltre i suoi critici di essere "ossessionati" dai documenti. Ci domandiamo che cosa ci resti da studiare una volta che ci viene negato l'accesso alla "storia esterna", ai racconti dei testimoni (i "racconti degli apostati" che Introvigne condanna ferocemente in altri scritti) e ai documenti. Tuttavia il mio approccio al CESNUR è sia "esterno" che "interno". Da una parte analizzo esempi specifici di falsa ricerca fatta dal CESNUR, che comprende quella che ora devo considerare deliberata falsificazione, visto che negli ultimi dodici mesi non ha corretto i suoi errori fattuali. Una volta che uno studio non solo si è
rivelato mal fatto, ma anche volutamente fuorviante e diffamatorio si deve
escludere, quale motivazione, la stupidità. Deve esserci dietro
uno scopo concreto, e in questo caso si dovrebbero studiare le motivazioni
politiche ed ideologiche dell'autore dello studio. Dire che queste esistono
non è, in sé, un "attacco": credo che nessuno mi possa accusare
di impiegare, nei miei scritti, un linguaggio violento o offensivo. Riferisco
semplicemente fatti su Introvigne - con un tale rispetto per l'intero contesto
che la legale di Introvigne ha lamentato che l'ho citato eccessivamente!
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