Aggiunte, 1.6.98di Miguel Martinez In data 1.6.98, Introvigne ha inviato un'ulteriore
non replica.
Non so esattamente a che cosa ciò dovrebbe rispondere. A giudicare dai continui riferimenti non richiesti al numero di libri che possiede il CESNUR (ogni documento dell'organizzazione ne rivendica un numero crescente), la raccolta di libri sembra costituire la principale attività di questa organizzazione. La casa di Introvigne deve essere piuttosto piccola: un mio amico che abita in una casa piuttosto modesta ha una raccolta privata di libri sui culti e possiede circa 10.000 libri, più decine di migliaia di ritagli di giornali e i documenti di circa 400 processi. Non mette però tali informazioni sul suo biglietto da visita.
Ecco una risposta da vero accademico. Il
problema è che Introvigne mi ha attaccato, e io ho risposto, cosa
che c'entra ben poco con presunti "attacchi" da parte del "movimento anti-sètte".
È certamente vero che Introvigne viene invitato in televisione,
ma non mi risulta che nessuno lo abbia mai invitato perché discusso,
come è successo con il povero Marco Dimitri. Introvigne viene invitato
perché riesce, con indubbia abilità, a presentarsi come una
sorta di autorità indiscussa.
Mi chiedo se Introvigne intende seriamente sostenere che il pezzo da me postato su alt.religion.scientology ha incitato l'Università di Torino a concedergli asilo? E continuo a chiamarmi un semplice interprete! Oppure semplicemente, l'università stava cercando un esperto indiscusso del pensiero di Plinio Corrêa de Oliveira? Più seriamente, c'è da chiedersi come un brevettologo possa sentirsi autorizzato a discutere in un ambiente professionale una questione così delicata come quella del "lavaggio del cervello". O è diventato "psicologo" oltre che "sociologo"? Quando ero in Nuova Acropoli, insegnavo
anch'io una materia chiamata "psicologia". Forse Introvigne e io siamo
colleghi.
Miguel Martinez 14 Luglio 1998
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