I cloni rabbiosi
La carica di odio, nel nostro paese, è immensa. L'odio si biforca, si scarica con furia sugli arabi; ma con un odio forse ancora pił viscerale contro i Rom.
Su Internet girano migliaia di individui che inveiscono dalla tastiera. Io li chiamo "i moderati". Gente che fantastica di bombe atomiche, missili, massacri, stermini di extracomunitari, di zingari, di arabi, di mussulmani (sempre con la doppia "esse") e soprattutto vorrebbero l'annientamento di noialtri estremisti.
Scusate se cito ancora la Lega Nord: non ritengo che abbia generato la follia nel nostro paese -
l'ha solo interpretata in modo perfetto.
Immagine tratta dal blog di Sherif per i 24 marzo '03, che presenta anche un commento molto interessante.
All'inizio, mi sorprendeva l'incredibile uniformità dei loro scritti. L'italiano è spesso zoppicante, ma ci sono frasi secche, cariche di immagini potenti, non dissimili da quelle evocate pensando alla banda degli Smiley. Raccolgo da un newsgroup qualsiasi una frase qualunque:
"Ma se le zingare avessero cercato di rapire il figlio del magistrato?"
La frase è illogica e si basa su premesse false. Ma non è stupida. È concisa, efficace, chiara. E se vogliamo, anche vincente; molto pił di questo lunghissimo articolo che ho scritto io.
All'inizio, i moderati ti sembrano i cloni prodotti da una setta, aggressiva ma con un ufficio di propaganda eccezionale. La sciacquatura di un gigantesco lavaggio del cervello.
Poi ti rendi conto che quasi nessuna di queste persone milita in qualche organizzazione. Solo una minoranza, ad esempio, sono impegnate con la Lega. E comunque vengono dal nord come dal sud. Non è nemmeno gente che parli per qualche comune, traumatica esperienza: non hanno mai visto un musulmano in vita loro, a parte il barista a Sharm al-Sheikh.
Allora chi le ispira in modo così uniforme eppure così efficace? Cosa ha in comune il furente medico di Ancona, figlio di liberali, con l'acida casalinga di Gussago, figlia di comunisti? Il rabbioso studente di Lucca con l'irato impiegato di Roma?
Solo una cosa. Sono tutte persone che seguono i media, in un senso però particolare. Non leggono certamente i giornali. Non ascoltano nemmeno con attenzione i telegiornali. E infatti nei telegiornali, non sentiamo i giornalisti invitare a tirare bombe sui musulmani.
No, il grande esercito dei cloni rabbiosi è il prodotto delle immagini televisive, viste distrattamente; dei titoli dei giornali adocchiati nelle edicole o al bar, senza leggere l'articolo per intero.
E così torniamo alla frase con cui è iniziato questo articolo:
«Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni?»
Alla prima parte
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