LA SCUOLA NELL'ITALIA PREUNITARIA FINO AL 1814 (caduta di Napoleone)
Più in generale vi è da osservare che, fino alla fine del Settecento, la scuola in Italia per quei pochi che ne usufruivano, fu essenzialmente classica e i precedenti tentativi di istituire scuole pratiche prima di questa epoca sono sporadici ed hanno poco seguito. La necessità dell’insegnamento tecnico viene propugnata dal pensiero illuminista, sotto la spinta dell'incipiente industrializzazione. L’insegnamento tecnico ricevette in Italia un notevole impulso dalla dominazione napoleonica, ma dopo la scomparsa di Napoleone si affermarono la Germania e l’Austria dove l’istituzione Real-schulen fece fiorire scuole tecniche e specializzate.
sostengo che l'insegnamento primario non deve essere alla portata di tutti: vorrei dire che l'istruzione è, a mio parere, un principio di agiatezza e che l'agiatezza non è concessa a tutti.
all'istruzione elementare provvedevano i Comuni in forza dei propri statuti, e gli Ordini religiosi a seconda delle loro costituzioni o per obbligo imposto da particolari fondazioni pie.
Le norme legislative che regolavano le scuole primarie, erano le seguenti: le scuole elementari si dividevano in comunali e private, impartivano gli elementi del leggere e dello scrivere, l'aritmetica e la lingua italiana e latina, che si insegnava in quattro scuole: de'primi rudimenti, d'umanità minore e maggiore, e di retorica. Le scuole si suddividevano in superiori e inferiori. Lo stipendio dei maestri inferiori non poteva eccedere le £.1500 annue, mentre quello degli altri poteva raggiungere 2000 lire, col diritto all'aumento del terzo sullo stipendio iniziale, ogni 12 anni. I locali e le altre spese per le scuole erano a carico dei Comuni, i quali avevano il dovere di sorvegliare su di esse per mezzo di incaricati speciali. Le scuole pubbliche gratuite potevano aprirsi con l'obbligo all'insegnante del certificato di moralità. I libri elementari erano determinati dal governo.
Fra le punizioni per gli alunni, si annoveravano: lo stare in ginocchio in mezzo alla scuola, la sospensione e l'espulsione, oltre alla registrazione del nome sul libro nero. Gli alunni si iscrivevano dai 6 ai 12 anni. Ogni scuola ammetteva da 40 a 50 alunni circa. Un ispettore visitava le scuole di un distretto e faceva rapporto alle autorità. La capacità dei maestri era giudicata dall'ispettore e dal reggente del liceo ginnasio, o università, del distretto. I maestri dovevano parlare in lingua italiana. La scuola era di 2 ore antimeridiane e 2 pomeridiane, il corso elementare di 2 anni. Nelle scuole dei Comuni minori lo stesso maestro insegnava a due classi con orario diviso. Si faceva vacanza in tutte le domeniche, nelle altre feste di precetto, nel giorno di S. Caterina e in quello del santo protettore.
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