La T.F.P.
viene accusata di essere un "culto che pratica il lavaggio del cervello"
di Miguel Martinez Abbiamo già visto come la TFP ("Tradizione Famiglia e Proprietà") sia stata sospettata di essere una "sètta" o un "culto" dal punto di vista religioso. Ma la TFP è stata sospettata di esserlo anche dal punto di vista sociologico. La TFP ha avuto i suoi primi problemi seri in Francia, dove nel 1977 l'organizzazione aveva costituito la "Ecole Saint-Benoît", una scuola privata a Châteauroux, frequentata esclusivamente dai figli di cattolici tradizionalisti gestita da un gruppo di militanti della TFP. La TFP cercò innanzitutto di spiegare gli inattesi cambiamenti nel comportamento di diversi studenti parlando di "casi individuali". Durante una riunione nel 1979, però, i genitori, il cappellano e gli insegnanti scoprirono che tali casi erano tutt'altro che individuali e chiesero alla TFP di cessare di gestire la scuola. I genitori, gli insegnanti e il cappellano, assieme a vari studenti, redassero un affascinante libretto sull'organizzazione e sui suoi metodi (ristampato da tradizionalisti Cattolici come Tradizione Famiglia Proprietà: associazione cattolica o sètta millenarista?). Come avviene spesso con gruppi simili, essi scoprirono che la TFP insegna gradualmente ai propri militanti a non pensare: "Lei riflette troppo: è una tentazione del demonio", è l'espressione che un responsabile brasiliano adoperava nel parlare con un francese che esprimeva i suoi dubbi; tipicamente, il "troppo pensare" viene attribuito ideologicamente a Cartesio. La segretezza, il controllo ambientale,
continui viaggi in Brasile caratterizzano l'indottrinamento praticato dall'organizzazione.
Un'altra caratteristica, secondo i genitori e sacerdoti francesi, è la costante denigrazione di altri tradizionalisti cattolici, accusati in genere di "eresia bianca", cioè di un "comportamento rivoluzionario" (l'eresia nera sono i "pensieri rivoluzionari"). Nel pesante gergo del gruppo, i militanti
della TFP imparano a parlare dei propri genitori come "F.M.R.", Fontes
minha revolução, le "fonti della mia rivoluzione"; ma
i genitori possono espiare le proprie tendenze rivoluzionarie finanziando
il movimento.
I giovani membri imparano come manipolare i propri genitori; come soleva dire il Dottor Plinio, "Il gioco da giocare con quella o quell'altra persona è il seguente" (Tradizione Famiglia Proprietà: associazione cattolica o sètta millenarista, pp. 23). L'anno decisivo per capire la grande svolta di AC e di Introvigne, il passaggio dagli attacchi alla "sètta geovista" agli attacchi altrettanto pesanti al "movimento anti-sètte", è il 1985. La TFP è stata messa fuorilegge in Venezuela nel 1984. Ciò che qui ci interessa non sono i fatti in sé, ma la maniera in cui la stessa TFP li ha visti. Il motivo immediato, e piuttosto improbabile, era il sospetto che l'organizzazione stesse complottando per assassinare il Papa. Ciò avvenne poco dopo il tentativo di uccidere il Papa a Fatima in Portogallo, compiuto sì da un ex-membro della TFP che però agiva certamente da solo. Comunque, in uno scenario piuttosto tipico, molti genitori preoccupati di membri della TFP furono coinvolti e l'accusa principale contro la TFP divenne quella di "essere una sètta". L'episodio viene descritto nel Bollettino delle 15 TFP, anno I, n. 5, pubblicato certamente verso la metà dell'85. Il titolo è significativo: "La furia socialista si abbatte sulla TFP-Resistencia". Come è prassi in tali casi, la colpa
dell'intero episodio viene attribuito, non alla Asociación Civil
Resistencia, la TFP locale, ma al governo: sarebbe stata la campagna
della TFP contro una legge socialista votata dal partito di maggioranza
a far cadere sul gruppo la vendetta del governo. Tipicamente, non ci viene
detto quali erano le accuse mosse dal governo contro la TFP, ma veniamo
soltanto informati della difesa della TFP contro una "serie di persecuzioni",
"una violenta persecuzione" e una "campagna propagandistica più
compatta e totale che si possa immaginare". Di particolare interesse è
quanto segue:
Dopo la messa fuorilegge dell'organizzazione, i membri adulti (molti erano minorenni) lasciarono il paese assieme alle loro famiglie. Il documento della Commissione parlamentare
che chiedeva il bando della TFP diceva:
L'affermazione coincide con quanto sostenuto dalla stessa TFP:
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