Miguel Martínez Per agevolare la lettura, il testo è stato diviso in undici parti.
sabato, 17 dicembre 2005 Torchiaro è libero! Alcuni mesi fa, abbiamo rivolto un vibrante
appello ad Arturo Diaconale, direttore dell'Opinione,
perché liberasse il nostro amico Aldo Torchiaro dalla
tremenda sudditanza a Dimitri Buffa, il suo capo nel Sanmarino
dei quotidiani italiani. Noi avevamo un rapporto di particolare stima con Aldo Torchiaro, avendolo insignito con il premio Pollo d'Oro 2005 per alcune sue eroiche imprese giornalistiche. Sembra che Diaconale abbia ascoltato la nostra richiesta. A quanto si dice in giro, infatti, Torchiaro adesso è stato liberato, non solo da Buffa, ma anche dal proprio posto di lavoro presso L'Opinione e pure da quello presso Il Riformista. O, se si preferisce, L'Opinione e Il Riformista si sono liberati di lui. Il solito problema dei farisei, che non apprezzano i grandi inventori e i romanzieri surreali. Attualmente, pare che chi lo stima, possa seguire Aldo Torchiaro solo su qualcosa che si chiama "Nessuno TV" dove, secondo i maligni presterebbe il proprio lavoro a titolo gratuito. Probabilmente, hanno frainteso l'espressione, "Nessuno paga Torchiaro". Mentre apprezziamo il fatto che Diaconale abbia concesso la
libertà a Torchiaro, crediamo che potrebbe fare un ulteriore
gesto di bontà natalizia, trasferendo a Buffa lo stipendio di
Torchiaro, visto che il Cavaliere del
Shekal sembra versare in condizioni finanziarie drammatiche.
Buffa non ha certo più l'età per ricominciare tutto
daccapo. Inoltre, il tempo stringe: tra poco più di una settimana,
come abbiamo documentato in una tragica immagine, Buffa rischia di
doversi mangiare il proprio
gatto per il pranzo di Natale. Noi stiamo facendo la nostra parte. Anche Diaconale faccia la sua.
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