Caligola e la Fallaci
 



Di Barbara Fois. Tratto dal sito Democrazia e Legalità.




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    Questo articolo commenta la proposta di nominare Oriana Fallaci senatore a vita

    Si dice che Caligola fece senatore il proprio cavallo. Qualcuno dice che lo fece perché era pazzo, altri per disprezzo della classe senatoria... Ma oggi? Perché oggi si fanno i senatori a vita? Forse perché visto che raramente per via elettorale si portano al senato persone realmente meritevoli di starci ( come per altro accade anche in parlamento!), in questo modo si fa spazio a qualcuno che davvero ha brillato nel proprio campo professionale, che ha dato lustro al proprio paese, che si è distinto per civiltà, cultura, profondità di pensieri, lungimiranza, creatività e soprattutto per aver suscitato negli altri ammirazione e stima, per ciò che ha fatto nella vita.

    Ma naturalmente riconoscere queste qualità negli altri è questione di punti di vista. Ed è relativo al proprio livello culturale. Un quotidiano come Libero, per esempio, chi può pensare che abbia queste caratteristiche? Ma Oriana Fallaci, naturalmente. “Ha venduto un sacco di libri” è la prima cosa che si è affrettato a sottolinere Feltri per giustificare la raccolta di firme promossa dal suo giornale, per proporre al presidente della repubblica la candidatura a senatore a vita della Fallaci. Infatti: ha venduto un sacco di libri, ma questo che significa? Non sempre c’è un rapporto fra fatturato e qualità di ciò che si vende. Un sacco di gente guarda i reality, ma questo fatto non nobilita la loro volgarità.

    Così il fatto di aver venduto un sacco di libri, non cambierà il fatto che la Fallaci sia una persona che ha dato prova ultimamente di un razzismo feroce, di una chiusura mentale colossale, di una ottusità politica veramente agghiacciante, il che la fa apparire per una perfetta esponente della destra più becera e retriva. Dopo l’11 settembre questa signora, senatrice in pectore, ha scritto pagine scandalose, in cui s’è scagliata contro il mondo musulmano senza fare distinguo, senza porsi domande, senza avere dubbi. Facendo affermazioni gravi, offensive e gratuite.

    In questi anni in cui la destra è al potere ci siamo abituati a tutto: a vedere la nostra vita avvilita in ogni modo possibile, a vedere insultare in tutte le maniere ogni principio di convivenza civile, a veder negato ogni rispetto per le regole più elementari, per le leggi e per la costituzione. Abbiamo visto svillaneggiare la lotta partigiana, mentre si tenta in ogni modo di far trionfare e riabilitare il periodo fascista e perfino la repubblica di Salò, ma insomma anche un personaggio come la Fallaci portata ad esempio di persona da insignire del titolo di senatore a vita, mi pare davvero insopportabile.

    Perchè trovo insopportabili, incolte e incivili le cose che questa signora ha scritto su mondo occidentale e mondo musulmano:

    “Perché vogliamo farlo questo discorso su ciò che tu chiami Contrasto-fra-le-Due-Culture? Bè, se vuoi proprio saperlo, a me dà fastidio perfino parlare di due culture: metterle sullo stesso piano come se fossero due realtà parallele, di uguale peso e di uguale misura.”

    Chissà perché mi viene in mente un passaggio famoso di un discorso di quel gran signore del nostro presidente del consiglio, a Berlino, dopo l’11 settembre, contenente un clamoroso ossimoro:

    ''Io credo che noi dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà. Una civiltà che costituisce un sistema di valori e principi che ha dato luogo ad un largo benessere nelle popolazioni dei paesi che la praticano. Una civiltà che garantisce il rispetto dei diritti umani, religiosi e politici. Rispetto che certamente non esiste nei paesi islamici''
    . E ancora
    ''La civiltà occidentale ha come valore la comprensione delle diversità e la tolleranza. L'occidente è stato un grande crogiolo di culture, storie, modi di pensare e di vivere, tradizioni. E' esattamente l'opposto del pensiero unico - osserva Berlusconi- Il valore della diversità è un valore riconosciuto. La capacità di integrazione, la tolleranza e la solidarietà per gli altri sono valori che fanno della nostra civiltà un fatto di cui dobbiamo essere orgogliosi.

    Questo lo dico perché avendo subito a Genova la pressione di giovani per lo più occidentali che in modo estremo e violento hanno manifestato contro la civiltà occidentale e ciò che questa porta nel mondo'' (26 settembre 2001).

    Anche la signora Fallaci è dello stesso parere, anzi di più: direi che è perfettamente allineata su queste avanzate posizioni, che cerca anche di argomentare, maldestramente, arrogantemente:

    “E poi dietro la nostra civiltà c'è il Rinascimento. C'è Leonardo da Vinci, c'è Michelangelo, c'è Raffaello, c'è la musica di Bach e di Mozart e di Beethoven. Su su fino a Rossini e Donizetti e Verdi and Company. Quella musica senza la quale noi non sappiamo vivere e che nella loro cultura o supposta cultura è proibita. Guai se fischi una canzonetta o mugoli il coro del Nabucco. E infine c'è la Scienza, perdio. Una scienza che ha capito parecchie malattie e le cura. Io sono ancora viva, per ora, grazie alla nostra scienza: non quella di Maometto. Una scienza che ha inventato macchine meravigliose. Il treno, l'automobile, l'aereo, le astronavi con cui siamo andati sulla Luna e su Marte e presto andremo chissàddove. Una scienza che ha cambiato la faccia di questo pianeta con l'elettricità, la radio, il telefono, la televisione, [...] Ed ora ecco la fatale domanda: dietro all'altra cultura che c'è? Boh! Cerca cerca, io non ci trovo che Maometto col suo Corano e Averroè coi suoi meriti di studioso."

    Incredibile. Veramente. C’è da chiedersi: queste affermazioni sono esclusivamente frutto di profonda ignoranza, o è il razzismo cieco che ha cancellato dalla mente della signora Fallaci ogni basilare ricordo scolastico? Perché davvero non posso credere che ignori che l’algebra, la chimica, l’astronomia, la fisica hanno avuto dei capostipiti musulmani! Tanto per non restare nel vago: al-Kindi (m.866) fu uno studioso encliclopedico, autore di circa 270 libri di matematica, fisica, musica, medicina, farmacia, geografia, nonché autorevole commentatore di Aristotele; al-Farabi (m.950) fu una autorità nel campo della musica; Ibn- Sina, più noto da noi come Avicenna, morto nel 1037, fu autore di un Canone della medicina, in 14 volumi, che descrive sintomi delle malattie, fra cui la tubercolosi e il diabete, e individua cure e medicamenti; per la medicina però forse il più famoso medico e studioso fu al-Razi (m.925) fondatore dell’ostetricia, dell’oculistica e il primo a individuare il vaiolo e il morbillo, autore di una enciclopedia medica in 24 volumi. Gli ospedali musulmani erano dotati non solo di corsie per i medici, ma anche di biblioteche e di sale di lettura per i giovani studenti.

     L’astronomo al-Battani invece calcolò l’anno solare con un errore di soli 24 secondi, mentre le misurazioni di al- Biruni del peso dei vari metalli, delle pietre preziose e della longitudine e latitudine terrestre sono esatte fino al terzo decimale.  Ibn al-Haytham (m.1039) fu un pioniere dell’ottica: individuò con l’uso di 27 tipi di lenti sferiche le leggi della rifrazione e della riflessione della luce. Il suo Thesaurus Opticum fu usato da Ruggero Bacone, da Leonardo da Vinci, da Keplero e certamente non fu ignoto perfino a Newton.

    Tanto per dire che non c’era solo Averroè, al quale peraltro dobbiamo la trascrizione  e il commento dei testi di Platone e di Aristotele, che altrimenti non sarebbero mai arrivati a noi, visto che l’Occidente era caduto in una pericolosa fase di analfabetismo di ritorno, troppo occupato com’era a fare crociate contro tutto e tutti. Ma di tutto questo la Fallaci non sa nulla, così come ignora che Maometto ha scritto, nel suo Corano,” La superiorità di un uomo dotto rispetto a chi è soltanto devoto è come la superiorità della luna piena, che oscura le stelle. I dotti sono gli eredi del Profeta, che non lasciano in eredità né dirham né denari, ma solo sapere” . tanto per dire che cosa poteva pensarne dei talebani! Ma la signora in questione queste cose preferisce ignorarle, impegnata com’è in un delirio di autocelebrazione selvaggia dell’occidente “civile”

    “Perché dietro la nostra civiltà c'è Omero, c'è Socrate, c'è Platone, c'è Aristotele, c'è Fidia, perdio. C'è l'antica Grecia col suo Partenone e la sua scoperta della Democrazia. C'è l'antica Roma con la sua grandezza, le sue leggi, il suo concetto della Legge. Le sue sculture, la sua letteratura, la sua architettura. I suoi palazzi e i suoi anfiteatri, i suoi acquedotti, i suoi ponti, le sue strade."

    E ancora:

    L'Italia è un paese molto vecchio. La sua storia dura da almeno tremila anni. La sua identità culturale è quindi molto precisa e bando alle chiacchiere: non prescinde da una religione che si chiama religione cristiana e da una chiesa che si chiama Chiesa Cattolica. La gente come me ha un bel dire: io-con-la-chiesa-cattolica-non-c'entro. C'entro, ahimé c'entro. Che mi piaccia o no, c'entro. E come farei a non entrarci? Sono nata in un paesaggio di chiese, conventi, Cristi, Madonne, Santi. La prima musica che ho udito venendo al mondo è stata la musica della campane. Le campane di Santa Maria del Fiore che all'Epoca della Tenda la vociaccia sguaiata del muezzin soffocava. È in quella musica, in quel paesaggio, che sono cresciuta. È attraverso quella musica e quel paesaggio che ho imparato cos'è l'architettura, cos'è la scultura, cos'è la pittura, cos'è l'arte. È attraverso quella chiesa (poi rifiutata) che ho incominciato a chiedermi cos'è il Bene, cos'è il Male. [...] la musica delle campane mi piace tanto. Mi accarezza il cuore. Mi piacciono pure quei Cristi e quelle Madonne e quei Santi dipinti o scolpiti. Infatti ho la mania delle icone. Mi piacciono pure i monasteri e i conventi. Mi danno un senso di pace, a volte invidio chi ci sta. E poi ammettiamolo: le nostre cattedrali son più belle delle moschee e delle sinagoghe. Si o no?"

    E subito il mio pensiero corre all’Alambra di Granada. Alla bellezza assoluta di quelle forme architettoniche e artistiche, a quel trionfo dell’ingegneria idraulica, alle sue strepitose ceramiche, alla lancinante bellezza di quei giochi formali e cromatici…. un’architettura avanzatissima che conosce il modo di riscaldare e raffreddare gli ambienti, usando circolazione d’acqua calda o fredda nei tubi di terracotta sotto i pavimenti, la circolazione dell’aria fra le stanze….( Senza andar troppo lontano: basta andare a vedere il palazzo della Zisa a Palermo)! E chissà perché penso alle torri del silenzio e ai templi del fuoco dei seguaci di Zarathustra; alle antiche vie carovaniere, che lasciavano una scia di spezie, fra profumi intensi e unguenti raffinati. Ai lukum, ai sorbetti di frutta, ai gelati e ai racconti delle Mille e una notte e alla saggezza di Sheerazade. Chissà perché penso a Persepoli e ai giardini pensili di Babilonia, agli Assiri dalle barbe ricciute, alle tavolette d’argilla di Ebla, alle piramidi; chissà perchè penso alla Persia e ai raffinati tappeti dai colori stupendi. Chissà perché penso ai minareti dalle snelle architetture e alle cupole di turchese e d’oro delle moschee di Isfahan e di Mach’had, allo splendore delle maioliche e alla preziosità dei decori; ai maestosi siti regali achemenidi… chissà perché… la mente è davvero capace di curiosi, imprevedibili assemblaggi…

    Il “ bene e il male”…. Anche il cavaliere sa cos’è il bene e il male: ha detto che lui è “il bene, politicamente parlando”( 21 gennaio 2005, La Repubblica)  e che  «Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l'esito: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo. Non sarebbe lo Stato liberale che vogliamo noi». (17 gennaio 2005, il Corriere). Come si vede bene la coincidenza dei punti di vista è davvero impressionante!

    Ma questo è niente! Terrificanti sono le cose che questa cosiddetta intellettuale (?), assolutamente organica alla destra, ha detto sull’America, su noi, sulla guerra santa dei musulmani ( e quella dei petrolieri americani??):

    “..l'America è un paese speciale, caro mio. Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza eccetera. Lo è perché è nato da un bisogno dell'anima, il bisogno d'avere una patria, e dall'idea più sublime che l'Uomo abbia mai concepito: l'idea della Libertà, anzi della libertà sposata all'idea di uguaglianza."

    E meno male che sono arrivati gli americani ( Ma lo sa che l’America è un continente? In cui non ci sono solo gli USA??), perché se no gli europei come avrebbero fatto a sapere qualcosa sulla libertà?(Ma Voltaire era americano?) Ragazzi, mettiamoci proni davanti agli scarponi militari degli “americani”: cos’è questo prendere le distanze?

     

    "Alcuni non sono né contenti né scontenti. Se ne fregano e basta. Tanto l'America è lontana, tra l'Europa e l'America c'è un oceano... Eh, no, cari miei. No. C'è un filo d'acqua. Perché quando è in ballo il destino dell'Occidente, la sopravvivenza della nostra civiltà, New York siamo noi. L'America siamo noi. Noi italiani, noi francesi, noi inglesi, noi tedeschi, noi austriaci, noi ungheresi, noi slovacchi, noi polacchi, noi scandinavi, noi belgi, noi spagnoli, noi greci, noi portoghesi. Se crolla l'America, crolla l'Europa. Crolla l'Occidente, crolliamo noi.

     

    In tutti i sensi crolliamo, caro mio. E al posto delle campane ci ritroviamo i muezzin, al posto delle minigonne ci ritroviamo il chador, al posto del cognacchino il latte di cammella. Neanche questo capite, neanche questo volete capire!?!"

    Lo so: viene voglia di vomitare. Ma beviamoci l’amaro calice fino alla feccia:

     

    Ma hai idea di chi fossero i Padri Fondatori, i Benjamin Franklin e i Thomas Jefferson e i Thomas Paine e i John Adams e i George Washington eccetera? Altro che gli avvocaticchi (come giustamente li chiamava Vittorio Alfieri) della Rivoluzione Francese! Altro che i cupi e isterici boia del Terrore, i Marat e i Danton e i Saint Just e i Robespierre! Erano tipi, i Padri Fondatori, che il greco e il latino lo conoscevano come gli insegnanti italiani di greco e di latino (ammesso che ne esistano ancora) non lo conosceranno mai."

     

    Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Voluta e dichiarata da una frangia di quella religione, forse, comunque una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad. Guerra Santa. Una guerra che non mira alla conquista del nostro territorio, forse, ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime. Alla scomparsa della nostra libertà e della nostra civiltà. All'annientamento del nostro modo di vivere e di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci. Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto. E con quello distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri..."

     

    E questa donna dovrebbe diventare senatrice a vita? Ma per favore!! Gli Americani poverini non hanno fatto una guerra preventiva, contro il parere di tutto il pianeta, no! Non sono andati a distruggere mezzo mondo, con la scusa di portare pace e civiltà. No. Gli americani non hanno sparato su donne, vecchi, bambini in Iraq, in Vietnam, ovunque siano andati. No. Sono gli altri che si ribellano alla loro invasione che sono i cattivi. Ma non era lei che aveva detto:Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita… Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano” (da un’intervista del 1979, di Luciano Simonelli). Curioso caso di smemoratezza. O ha diritto di ribellarsi solo un occidentale?

    E comunque loro, gli americani, ci proteggono…. Ma chi ci protegge da loro? Vorrei sapere cosa ne pensa la signora Fallaci dell’arroganza americana davanti ai morti del Cermis e della “disgrazia” occorsa al povero Nicola Calipari, per la quale ( come per quella del Cermis, peraltro) non sono mai state fatte delle scuse formali. Eppure noi non siamo musulmani…..

    Quanto ai cattivi: è Bin Laden il solo mostro …( ma non era socio di Bush? Eh sì, a noi ci risulta proprio questo! Peccato che la signora Fallaci lo ignori) e tutti i musulmani sono per lei talebani, terroristi, incivili.

    E’ davvero inutile continuare. Non ha proprio senso. E’ così parziale, così ottuso, così razzista il suo punto di vista! Capisco che la destra ci si riconosca, ma non ammetto che si premi questa visione del mondo, questa violenza da crociata, con un riconoscimento che fa di una razzista dichiarata  un senatore di questo paese, di cui anche io, anche noi di sinistra facciamo parte. Anche se adesso, visto che la maggioranza nelle Camere ce l’ha la destra, questa signora si troverebbe in buona compagnia…

    Caro Caligola, tu che faresti?

    Barbara Fois 30 marzo ’05





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