L'associazione di Franco Cardini denuncia National Review
 

comunicato di "Identità Europea"   

novembre 2004  



Per il contesto, si vedano anche

Il traduttore più famoso del mondo

"Grottesco attacco contro Franco Cardini"


L’Associazione Identità Europea, gravemente diffamata dalla National Review, si difenderà in sede legale.

novembre 2004

Da un certo punto di vista, godere delle pelose attenzioni della stampa neocons statunitense rappresenta un onore; nello stesso tempo costituisce un eccellente modo di comprendere come lorsignori sono adusi alla manipolazione dei fatti a proprio uso e consumo, fino ed oltre ai confini della diffamazione. Per la nostra Associazione, si tratta di un nuovo stimolo per proseguire nella strada della promozione e della difesa dell’autonomia culturale e politica dell’Europa dall’unilateralismo neo-totalitario dell’attuale amministrazione statunitense, dei suoi “pensatori” e dei loro frequentatori.

I fatti.

La National Review è, come scrivono abitualmente compiacenti giornalisti italiani, una delle massime espressioni culturali di quel pensiero neoconservative che affascina buona parte del mondo liberale nostrano. Ne prendiamo atto.

Sul sito internet della rivista suddetta, in data 21 aprile scorso è comparso un articolo, dal titolo Happy (Anti-Imperialist) Camper. Unlikely alliances among anti-Americans, a firma di Lorenzo Vidino e Andrea Morigi.

Dopo alcune considerazioni introduttive, nell’articolo si legge questo stupefacente passaggio:

«Italian intelligence officials noted that several well-known militants from the extreme Right decided to join the conference, their hatred of America trumping their differences with the Left. The list of official attendees reads like an extremist honor roll: Some are known members of fanatical right-wing organizations that openly support revisionist theses on the Holocaust and blame the world's evils on a "Zionist conspiracy." Their leader is university professor Franco Cardini, who has recently declared that the latest videos featuring Osama bin Laden were fabricated by the CIA to foster anti-Islamic sentiment.»

Traduciamo: «Ufficiali dei servizi italiani hanno notato che molti militanti fra quelli più conosciuti dell’estrema destra hanno deciso di partecipare alla conferenza, il loro odio per l’America gli consente di superare le loro differenze con la Sinistra. La lista di coloro che vi hanno preso parte sembra un vero e proprio libro nero dell’estremismo. Alcuni sono conosciuti come membri di organizzazioni fanatiche di estrema destra che apertamente sostengono tesi revisionistiche sull’Olocausto e pensano che tutto il male del mondo sia frutto della “Congiura Sionista”. Il loro leader è il professore universitario Franco Cardini, che ha recentemente dichiarato che gli ultimi video in cui è apparso Osama Bin Laden erano stati realizzati dalla CIA al fine di alimentare il sentimento anti-islamico».

E in tal modo l’Associazione Identità Europea ha scoperto una realtà che fino ad ora il suo Presidente, il professor Franco Cardini, era riuscito incredibilmente a mantenere nascosta a tutti: egli è il leader di “organizzazioni fanatiche” i cui “membri” “sostengono tesi revisionistiche sull’Olocausto” e credono totalmente, fino ad attribuire ad essa “tutto il male del mondo” alla “Zionist Cospiracy”. E poi dicono che non si fa più giornalismo d’inchiesta: per fortuna ogni tanto continuano ad “arrivare i nostri”.

Gli Autori.

E’ dovuta passare l’estate prima che qualche alacre giornalista di Repubblica si rendesse conto del contenuto di questo testo e delle sue implicazioni. Reso noto il medesimo, la prima reazione è stata di sconcerto. Quando si legge un simile mucchio di stupidaggini tutte in una volta, la prima reazione è chiedersi chi ha scritto tutto ciò e perché. L’immediata e rassicurante spiegazione legata alla distanza geografica, ed alla tendenza alla deformazione paranoide della realtà esterna agli States da parte di molti esponenti statunitensi neocons purtroppo è crollata di fronte alla constatazione che gli articolisti sono evidentemente due italiani.

Il primo, Lorenzo Vidino, si presenta come analista al Progetto investigativo The Investigative Project, ed è per noi un perfetto sconosciuto; il secondo, Andrea Morigi, è un giornalista di Libero e membro di Alleanza Cattolica, il che costituisce, come i nostri Soci ed Amici ben sanno, una precisa attestazione di origine controllata. Attorno al Morigi, non sarà inutile prender visione di un sapido dossier raccolto in rete, da sinistra, all’indirizzo www.kelebekler.com/occ/morigi.htm . Per cui sui personaggi non perderemo altro tempo.

La denuncia del prof. Cardini

Franco Cardini è da qualche anno abituato ad essere sbertucciato ed insultato, in tutta la gamma che va dal dubbio umorismo all’acidità incontrollata, da parte degli adepti nostrani del fondamentalismo protestante neocons che ben conoscono quanto le loro accuse siano strumentali e false. Fino ad oggi si è scrollato di dosso queste significative attenzioni senza mai rivolgersi alla legge, anche in situazioni che gli avrebbero consentito senza particolari sforzi di togliersi sia alcuni sassolini dalle scarpe sia alcune soddisfazioni morali ed economiche. Siamo lieti che finalmente abbia deciso che la misura è colma.

Di fronte alla gravità di quanto sostenuto ha deciso di accantonare la propria signorilità e di denunciare per diffamazione sia la testata statunitense che gli estensori del prodigio letterario di cui sopra. Ed a lui va ovviamente tutta la nostra solidarietà, che si aggiunge a quella pubblicamente attestatagli dopo questo vergognoso attacco da parte di uomini politici sia di maggioranza che di opposizione e di uomini di cultura fra i quali Gad Lerner e Moni Ovadia.

E Identità Europea?

Bene: si tratta solo di un problema personale del nostro Presidente? Purtroppo no. L’articolo di Vidino e Morigi è molto preciso nel citare Identità Europea senza nominarla. Infatti, come Franco Cardini ha correttamente specificato per iscritto in data 19/9, «l’unica organizzazione politico-culturale che presiedo è l’Associazione Culturale Identità Europea, assolutamente estranea al quadro ideologico delineato dagli articolisti in questione».

Quindi Identità Europea essendo l’unica organizzazione presieduta da Franco Cardini, è chiaramente accusata dai nostri due investigatori di essere “fanatica”, di “estrema destra”, di sostenere “apertamente… tesi revisionistiche sull’Olocausto” e di credere ad una cosiddetta “Zionist Cospiracy”.

A chiunque conosca anche solo una parte del nostro lavoro questa definizione farà semplicemente vomitare; soprattutto tenendo conto che almeno uno dei due estensori è perfettamente in grado di conoscere personalmente e direttamente quanto sia deformato e completamente falso il ritratto della nostra Associazione che esce dal suo articolo, non possiamo permetterci di far passare impunite queste ignobili accuse; e siccome esiste un limite anche alla tolleranza di chi comprende la necessità dei servi di guadagnarsi lo stipendio compiacendo il proprio padrone, siamo lieti di comunicare ai nostri Soci ed Amici che anche l’Associazione Identità Europea, tramite il suo Presidente, ha provveduto a denunciare per diffamazione la National Review e i due estensori dell’articolo diffamatorio, Lorenzo Vidino e Andrea Morigi.

I tempi della giustizia.

Sappiamo bene che la diffamazione a mezzo internet è un’arte che tiene conto di tutte le lentezze della macchina della giustizia italiana ed internazionale. Ma nello stesso tempo nulla può impedirci di iniziare immediatamente ad utilizzare una delle poche armi che rimangono in mano agli uomini di fronte ai cialtroni: un immediato, franco e dichiarato disprezzo per la miseria dimostrata da questi compilatori di falsità. Un disprezzo che non mancherà di essere adeguatamente comunicato in tutte le sedi opportune. Credo che i nostri Soci di ciò non si adombreranno.

per Identità Europea
Il Coordinatore nazionale
Console prof. Adolfo Morganti




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