Gli Iron Maiden
citazionisti o qualcosa di più?
 



Pubblico questo articolo di Paolo Baroni anche per fare da contrappeso a un mio articolo sul satanismo.

Paolo Baroni arriva a conclusioni molto diverse dalle mie, ma - a differenza dei personaggi che critico nel mio articolo - conosce bene l'argomento.

A Paolo Baroni replica su questo stesso sito Devid "Raziel"Penguti, in difesa della musica heavy metal.





di Paolo Baroni

Chi pensa che i seguaci di Alleanza Cattolica (AC) abbiano finito di stupirci con le loro "trovate" un po' sopra le righe si sbaglia di grosso. Eppure questi signori di cose veramente strane ne hanno dette e combinate parecchie, a cominciare da Massimo Introvigne, membro di spicco di AC, nonché presidente del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni), le cui varie opere librarie, i numerosi articoli e gli interventi televisivi hanno finito spesso per portare acqua al mulino delle sètte più distruttive (come i Testimoni di Geova o Scientology), fino a scrivere libri che le sètte stesse acquistano e diffondono per presentarsi all'esterno. Per non parlare poi dell'infiltrazione dell'Aiuto alla Chiesa che soffre (1) operata da militanti di AC, un'associazione nata per aiutare i cristiani d'oltrecortina e trasformata in un ennesimo strumento alleanzino per difendere - in nome della (un tempo tanto deprecata) libertà religiosa - i "poveri" Scientologi o Testimoni di Geova che a causa del loro credo subiscono delle vessazioni da parte della società laica e laicista, unico vero spauracchio di Introvigne e compagnia (2). Ed ora, dopo il "ridimensionamento" del fenomeno satanista e del pericolo esoterico in generale, ecco che un altro affiliato di rilievo di AC se ne esce con un articolo lodativo niente meno che del gruppo heavy metal Iron Maiden! Sì, avete capito bene! Il cattolico Marco Respinti ha dedicato a questa band inglese un servizio pubblicato sul settimanale Il Domenicale (del 14 giugno 2003) in cui ne elogia la capacità artistica di trasmettere ai propri ascoltatori tutto un bagaglio culturale che va da Coleridge a Tolkien. In effetti, molti dei testi di questo gruppo si ispirano o citano per esteso liriche estratte da opere teatrali, film d'altri tempi, classici della letteratura, ecc... Strano però che a Respinti siano sfuggite le tematiche sulfuree trattate dal gruppo in questione che avrebbero dovuto obbligatoriamente attrarre la sua attenzione. Purtroppo, come ci è già successo in altre occasioni, dobbiamo far notare che ciò in cui spesso peccano gli scritti degli affiliati di AC non è tanto quello che dicono, ma quello che non dicono. Le omissioni del Nostro - di cui tra breve illustrereremo alcuni esempi tra i più significativi - non sono cose da nulla, soprattutto se si tiene conto del fatto che Respinti pone un accento di benevolenza sul fatto che gli Iron Maiden, tra i tanti autori, citano anche il cattolico Chesterton (3).

Numero della Bestia

Iniziamo con le "sviste". Uno degli album degli Iron Maiden che ha ottenuto molto successo è intitolato The Number of the Beast ("Il numero della Bestia"; EMI 1982). Il testo del brano omonimo, che è preceduto dalla lettura del passo biblico inerente il numero della Bestia (Ap 13, 1-17) da parte di una voce cavernosa e malefica, descrive un rito satanico celebrato di notte in una foresta: "The ritual has begun, Satan's work is done/ 666 the Number of the Beast, Sacrifice is going on tonight" ("Il rito inizia, il lavoro di Satana è fatto/ 666 il numero della Bestia, il sacrificio verrà compiuto stanotte"). Il pezzo finisce dando la parola a Satana stesso: "666 the one for you and me/ I'm coming back, I will return And I'll possess your body and I'll make you burn/ I have the fire I have the force I have the power to make my evil take its course" (666 l'unico per me e per te/ Sto tornando, ritornerò e prenderò possesso del tuo corpo e ti farò bruciare/ Ho il fuoco, ho la forza, ho il potere per fare sì che il mio male prenda il suo corso"). Dopo la pubblicazione di questo brano, di fronte all'accusa di satanismo da parte dei soliti fondamentalisti, i fans degli Iron Maiden rispondono abitualmente dicendo che il testo di questa canzone è frutto di un incubo del bassista Steve Harris e che il loro gruppo non ha nulla a che fare con il diavolo. Incubo o no, sta di fatto che il pezzo in questione parla di satanismo e non lo fa certo per deprecarlo o metterlo alla berlina. In un altro album degli Iron Maiden, Seventh Son of a Seventh Son ("Il settimo figlio di un settimo figlio"; EMI 1988), c'è una track intitolata Moonchild; ecco parte del testo: "Seven deadly sins Seven ways to win/ Seven holy paths to hell And your trip begins/ Seven downward slopes Seven bloodied hopes/ Seven are you burning fires, Seven your desires.../ I am he the bornless one The fallen angel watching you Babylon, the scarlet whore" ("Sette peccati mortali, sette modi di vincere/ Sette santi percorsi per l'inferno, e il tuo viaggio inizia/ Sette pendii scoscesi e sette speranze insanguinate/ Sette sono i tuoi fuochi brucianti e sette i tuoi desideri/ Io sono lui l'unico non nato, l'angelo decaduto che guarda te Babilonia, la prostituta scarlatta"). Per l'elaborazione di questo testo, una perla di esoterismo iniziatico, gli Iron Maiden si sono serviti di un'opera scritta da un autore che Respinti & Compagnia dovrebbero ben conoscere. Si tratta del Liber Samekh (The Barbarous Names of Evocation), un'opera uscita dalla penna del mago nero britannico Aleister Crowley (1875-1947) (4). Il titolo del brano è anche quello di un altro libro scritto da Crowley (La figlia della Luna); il testo descrive un'operazione magica che prevede riti di natura autosessuale, omosessuale, l'accoppiamento di una donna con un angelo e la successiva nascita dell'incarnazione della Donna Scarlatta, Babalon, la madre dell'anarchia e delle abominazioni. E' veramente incredibile che Respinti sorvoli su questi particolari... D'altronde, il legame tra Crowley e gli Iron Maiden non è affatto casuale o limitato nel tempo, tanto che il cantante del gruppo Bruce Dickinson ha manifestato più volte l'intenzione di girare un film sulla vita di questo mago intitolato The Chemical Wedding ("Il matrimonio chimico") in collaborazione con Monthy Python (5), e che il brano Man of Sorrows ("Uomo dei dolori"), incluso nel suo CD solista Accident of Birth ("Incidente di nascita"; 1997) parla del giovane Crowley (6). In un'intervista rilasciata alla rivista Rock Brigade, un giornalista ha chiesto a Dickinson: "L'espressione 'matrimonio chimico' è usata dagli alchimisti per definire il momento in cui il piombo diventa oro. Quando hai avuto l'idea di usare questo termine per il titolo dell'album?". Risposta di Dickinson: "Gli alchimisti usavano questo termine in modo metaforico, perché la verità è questa: il piombo è l'essere umano e l'oro è il divino. Tutta la cosa è veramente interessante" (7). Siamo in pieno esoterismo... Molti anni prima, lo stesso Dickinson aveva d'altronde rivelato che per quanto riguarda le fonti di ispirazione per i testi, gli Iron Maiden avevano attinto "a cose come i Tarocchi e a persone come Aleister Crowley" (8). Alla luce di tutto questo, Respinti dovrebbe meditare su questa dichiarazione di Dickinson: "Noi possiamo suonare con convinzione ogni notte, perché crediamo totalmente nella musica che produciamo" (9).

Antico Egitto e altre diavolerie

Una delle cose che salta agli occhi guardando le covers degli LP di questo gruppo o vedendo gli scenari dei loro concerti è il grande interesse per l'antico Egitto manifestato da questa band. Intervistato a questo proposito, Dickinson ha affermato: "L'idea venne da me a causa del mio interesse per la religione, per la magia e per tutte queste strane cose [...]. L'idea dell'album 'Powerslave' era di fare qualcosa di abbastanza magico nel disco in modo da trasmettere l'intero evento" (10). Da notare che sulla cover di Powerslave ("Schiavo del potere") c'è una Piramide il cui vertice è illuminato (un altro simbolo esoterico che ha ben poco a che fare con l'Egitto e molto con la stregoneria; vedi fig. 1). C'è dell'altro. Sul retro dell'album Pieces of Mind ("Pezzo di cervello; EMI 1983) c'è una citazione biblica presa dal libro dell'Apocalisse (Ap 21, 4) un po' rimaneggiata. Il passo "neither shall be any more pain" ("nè pena esisterà più"), è stato sostituito dalle parole "neither shall be any more brain" ("nè esisterà più cervello"), insinuando così che quelli che vanno in Paradiso sono degli stolti! Il loro disprezzo per il cristianesimo è espresso anche nella track Heaven Can Wait ("Il paradiso può attendere"), un brano in che glorifica i piaceri della vita e afferma che gli uomini non dovrebbero occuparsi delle cose spirituali. "Heaven can wait. I've a lust for the earth below" ("Il paradiso può aspettare. Ho una concupiscenza per la terra quaggiù"). In questo ellepì, all'inizio del brano Still Life ("Natura morta") è stato inserito un messaggio al contrario. I fans degli Iron Maiden sostengono che si tratti di una specie di risposta sarcastica del gruppo a chi li accusava di satanismo dopo la pubblicazione di The Number of The Beast. Ascoltando al contrario il messaggio si odono queste parole: "«What ho sed de t’ing wid de t’ree bonce? Don’t meddle wid t’ings you don’t understand» («Che cosa ha detto il mostro dalle tre teste? Niente che tu possa capire»). Questo messaggio, pronunciato in dialetto giamaicano, potrebbe alludere a Cerbero, il cane-demone che sta a guardia della porta dell’inferno, oppure a Ecate, la dea delle tenebre della mitologia greca. E d'altronde come negare ogni rapporto con il satanismo quando il numero 666 appare su molte copertine di loro dischi, come sul singolo The Trooper ("Il cavalleggero"; 1983), dove sulle spalline di Eddie (lo zombie-mascotte del gruppo), in versione soldato di sua maestà britannica, appare il numero della Bestia. Lo stesso numero è stato riprodotto su tutte le covers in occasione dell'anniversario decennale della carriera artistica degli Iron Maiden (vedi fig. 2). Un altro fregio presente su tutte le copertine del gruppo inglese (vedi fig. 3) è molto inquietante: secondo l'agente di polizia Paul Banner, un poliziotto della Carolina del Sud che indaga sui crimini di natura occulta, questo simbolo, trovato spesso sulla scena di diversi delitti a sfondo satanico, distinguerebbe i satanisti hardcore dai satanisti dilettanti. Il significato è il seguente: tutti siamo nel primo cerchio, quello con la freccia, e ci troviamo di fronte a una scelta. Andare a destra o a sinistra, scegliere tra Dio e Satana. Solo il cerchietto sul lato sinistro (quello del diavolo) è collegato al cerchio principale (11). Si tratta del "left hand path" ("il sentiero della mano sinistra"), una pratica di magia sessuale ben nota a Crowley e ben conosciuta nel mondo dell'hard rock, tanto che gli Entombed, un altro gruppo abbastanza sulfureo, hanno pubblicato un album intitotato appunto Left Hand Path (Earache 1990). E che dire della cover dell'ellepì Somewhere in Time (EMI 1986), dive oltre alle tematiche care a questo gruppo appaiono anche diversi simboli esoterici come l'Occhio di Horus, così caro a Crowley? Uno dei brani di questo gruppo è 22 Acacia Avenue. Ora, come molti sanno, per la Massoneria l'Acacia e un albero sacro. Secondo la mitologia massonica, infatti, il corpo senza vita di Hiram, architetto di re Salomone, venne sepolto dai suoi uccisori sotto un'Acacia, motivo per cui molte riviste dei vari Grand'Orienti o molte Logge portano questo nome (vedi fig. 4)... Come siamo lontani da Chesterton...

Propaganda satanica

Vorremmo concludere questo articolo con una citazione estratta dal libro I prìncipi del tramonto, che riassume il nostro pensiero a riguardo dei gruppi rock che nelle loro liriche o sulle loro copertine esibiscono tematiche sataniche magari anche senza essere necessariamente satanisti. A chi, come Respinti, non prende nemmeno inconsiderazione questo aspetto o lo attribuisce agli incubi del bassista (e quindi non meritovole di vera attenzione) ripetiamo:

"Siamo convinti anche noi del fatto che dietro a molte dellebands che fanno rock satanico non si nasconda la ferma volontà di diffondere l'occultismo, ma il semplice sfruttamento di un tema che, a causa del fascino sinistro che esercita puntualmente sull'acquirente (soprattutto sui giovanissimi), può incrementare il fatturato. Ma siamo altresì convinti che questa constatazione non sposti il problema di un solo millimetro. Che ve ne pare di un uomo che unicamente per racimolare soldi in periodo elettorale si impegnasse nella diffusione di materiale propagandistico a favore di un candidato nel cui programma politico lui personalmente non crede? E se questi venisse eletto, non pensate che, aldilà della pura motivazione economica che lo ha mosso, quell'uomo abbia in qualche modo contribuito all'elezione di quel candidato? Allo stesso modo, quei musicisti che nelle loro opere inseriscono immagini o testi satanici per una pura strategia di mercato, portano inevitabilmente acqua al mulino del diavolo. C'è poi da aggiungere che, a differenza di Dio che esige dall'uomo un'adesione consapevole e amorosa alla sua legge, Satana si serve volentieri anche di chi magari non crede nemmeno alla sua esistenza. Dice infatti il libro Gloria Crux: 'Mentre non si può servire Dio se non credendo in lui, il diavolo dal canto suo non ha bisogno che si creda in lui per servirlo. Anzi, mai lo si serve così bene, come ignorandolo'"






NOTE

(1) A causa di questa pessima strumentalizzazione, qualcuno l'ha scherzosamente ribattezzata "Aiuto alla sètta che soffre"...

(2) Sui veri motivi di questa presa di posizione di AC (la difesa del gruppo brasiliano Tradizione Famiglia e Proprietà o TFP...) si veda l'antologia sul sito Kelebek.

(3) Un altra pecca di Respinti (e dei suoi amici "esperti" di nuovi movimenti religiosi) risiede in una strana forma di schizofrenia intellettuale, che si manifesta in uno sdoppiamento tra il giudizio espresso a proposito di un soggetto preso in esame dal cattolico e quello manifestato dall'"esperto". Il primo, quasi sempre taciuto, lascia il posto al secondo dietro il paravento della "scientificità" dell'esposizione che dev'essere un'asettica "fotografia" del fenomeno analizzato. Va da sè che un autore cattolico nell'esporre un argomento che presenta dei pericoli per la fede dovrebbe prima di tutto mettere in guardia i propri lettori da quei pericoli, cosa che i membri di AC puntualmente non fanno.

(4) Vedi pagina web http://www.geocities.com/SunsetStrip/Backstage/9121/Poems.html

(5) Vedi pagina web http://www.alterguia.com/MUSICA/crowley_fans.htm

(6) Intervista di Seriah Azkath del 19 agosto 1998.

(7) Vedi la pagina web http://213.86.54.13/brucedickinson/press/translated/rockbrigade_1998.asp.

(8) Cfr. Circus, del 31 agosto 1984.

(9) Cfr. Hit Parader, febbraio 1985, pag. 6.

(10) Cfr. Hit Parader, aprile 1985, pag. 4.

(11) fr. J. Godwin, Rock & Roll Religion. A War Against God ("La religione del rock. Una guerra contro Dio"), The Rock Ministries, Bloomington 1995, pag. 60.

12 Cfr. P. Baroni, I prìncipi del tramonto, Il Cerchio, Rimini 1997, pag. 180.



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