Millenarismo, Terra
Santa e nuova destra statunitense.
"Sono diventato un profeta della fine dei tempi per poter spaventare
i creduloni... dico a tutti che il mondo finirà nel 2000... il mio
ragionamento decisivo è che 2000 è un numero grosso e tondo...
GROSSO E TONDO!" "Ora piantala!"
La terra di Palestina
è al centro non solo della politica internazionale, ma anche della
più straordinaria costruzione mitica dei nostri tempi
«Un raggio mortale,
i cui effetti sono così terrificanti che il governo americano non
ne ha ancora ammesso l'utilizzo nelle proprie forze armate, deve [...]
essere consegnato ad Israele. Questo accordo a sfondo tecnologico è
stato firmato dal Presidente Bill Clinton e dall'allora Presidente dei
Ministri Shimon Peres. Clinton contava sul sostegno degli elettori ebrei
residenti in America al momento della sua rielezione, nel novembre scorso.
L'arma laser è ritenuta 'troppo
inumana' da alcuni militari statunitensi e momentaneamente non deve essere
ceduta alle forze militari statunitensi [...]. Essa può [...] essere
utilizzata per mettere fuori combattimento truppe di migliaia di persone,
accecandole irreversibilmente in pochi secondi. Gli strateghi del Pentagono
sostengono che il terrore provocato dal possibile uso di questo raggio
mobile silenzioso che nell'uomo ha di regola l'effetto di dissolvere i
bulbi oculari, potrebbe scatenare il panico nelle truppe nemiche, costringendole
a capitolare».
Questo brano si trova citato su una rivista
fondamentalista evangelica, Midnight Call / Chiamata di Mezzanotte(1)
nell'edizione italiana : la rivista, su carta patinata e ben illustrata,
esce anche in inglese, italiano, tedesco, olandese, francese, portoghese,
spagnolo, ungherese, bengali e coreano. L'opera missionaria ha diffuso
"centinaia di milioni" di pubblicazioni in tutto il mondo, in particolare
nell'Est europeo.
La missione trasmette i suoi programmi
via radio, con antenne anche in Armenia sul Monte Ararat. Nel mondo ispanofono,
essa trasmette ogni mese circa 1900 programmi tramite più di 120
ripetitori "dalla Terra del Fuoco fino agli Stati Uniti e alla Spagna".
Perché questa rivista si interessa
alle più recenti armi in uso all'esercito israeliano? Non è
certamente per criticare Israele: come affermava il defunto fondatore della
"missione", l'unica cosa importante è che 2l'America aiuti Israele
in maniera incondizionata". (2)
La rivista commenta la notizia dell'arma
troppo "inumana"così: «Ci si può immaginare con
grande facilità che quest'arma sarà utilizzata alla fine
dei giorni, quando Israele sarà minacciato di distruzione da tutte
le nazioni».
La conferma proviene da Zaccaria 14,12:
«Questo sarà il flagello con cui il Signore colpirà
tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si
consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno
nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca».
IL CRISTIANO-SIONISMO
Un aspetto poco noto del conflitto israelo-palestinese
è il massiccio coinvolgimento del movimento cristiano fondamentalista,
statunitense o di derivazione statunitense (questo fenomeno è noto in italiano sotto vari nomi: cristiano-sionismo, cristianosionismo, sionismo cristiano). Un coinvolgimento che si è
intensificato con la crescente politicizzazione della "destra religiosa"
a partire dagli anni '70, ma che risale a molti decenni fa: «[la
creazione di Israele] semplicemente non avrebbe avuto luogo senza il
sostegno e gli incessanti sforzi dei Cristiano-sionisti durante l'ultimo
secolo e questo. È stato questo sodalizio che ha reso possibile
lo Stato di Israele e una Gerusalemme unificata.»(3)
Benyamin Netanyahu, allora capo dell'opposizione,
si rivolse con queste parole a una platea di cristiani a Gerusalemme nel
1995.
L'impegno dei cosiddetti "cristianosionisti",
che raccolgono circa cinquanta milioni di simpatizzanti all'interno dell'unica
potenza rimasta attualmente sulla terra, assume molte forme, dalla pressione
sistematica sui candidati nelle elezioni affinché si schierino incondizionatamente
a favore di Israele, al servizio volontario nell'esercito israeliano in
mansioni umili per liberare soldati per il combattimento; dai gemellaggi
tra chiese statunitensi e le colonie militanti impiantate da ebrei fondamentalisti
e non nei Territori Occupati, a trasmissioni radiotelevisive in cui si
invita non solamente alla conversione, ma all'accettazione di Israele nelle
"sue frontiere stabilite da Dio", un concetto piuttosto ampio. (4)
Troviamo così (ma si potrebbero
citare molti altri esempi) in un libro cristiano-sionista una menzione
favorevole dell'opera del rabbino Israel Ariel, fondatore dell' "Istituto
del Tempio" a Gerusalemme (l'Istituto prepara la "ricostruzione" del Tempio
e il rinnovo degli antichi sacrifici animali) e autore di un Atlas of
the Land of Israelits Boundaries According to the Sources ("Atlante
di Israele; le sue frontiere secondo le fonti"): «Un'opera progettata
in quattro volumi, che sostiene che le frontiere originarie della terra
promessa ad Abramo si estendono da ovest ad est da un punto nei pressi
attuale canale di Suez fino al Golfo Persico, e da nord a sud dal nord
della Siria lungo il fiume Eufrate fino a una linea di frontiera che va
da Eilat sul Mar Rosso fino al confine con la Persia. Entro queste frontiere
ricadono oggi i paesi dell'Egitto, della Giordania, della Siria e porzioni
dell'Iraq e dell'Arabia Saudita. Secondo Ariel, quando il Tempio sarà
ricostruito e tutti coloro che si trovano fuori dalla terra di Israele
faranno ritorno, queste terre forniranno lo spazio necessario per l'aumentata
popolazione.»(5)
MOON, WACO E LA POLITICA
La New Right statunitense ha le sue origini
più immediate in una serie di riunioni tra Richard De Vos (fondatore
del sistema di vendite piramidali Amway), gli esperti politologi Paul Weyrich
e Richard Viguerie e il magnate delle assicurazioni Arthur De Moss con
esponenti religiosi come Bill Bright (presidente dell'attivissima Campus
Crusade for Christ), Jerry Falwell e il famoso "reverendo" Sun Myung Moon.
(6)
Sarebbe ingenuo pensare che il movimento
sia nato "a tavolino": possiamo parlare piuttosto di abili organizzatori
che hanno saputo dotare di mezzi di espressione e di azione una grande
realtà potenziale.
Ma i motivi anche concreti per cui
la New Right coincide largamente con il cristiano-sionismo non devono essere
trascurati. Le funzioni politiche dell'alleanza con Israele sono infatti
evidenti: si doveva creare un sostegno di massa alla congiunzione tra gli
obiettivi dello Stato di Israele e le esigenze dell'apparato militare e
produttivo statunitense; su un piano prettamente elettorale, il cristiano-sionismo
permetteva di neutralizzare il liberalismo della comunità ebraica;
infine, l'appoggio allo "Stato ebraico" permetteva di spendere a destra
ciò che in molti paesi è un capitale ritenuto di "sinistra":
quello dello sho'ah.
Allo stesso tempo però il cristianosionismo
fa leva su fattori profondi della cultura statunitense, tra cui la storica
autoidentificazione come "popolo eletto": "La 'natura selvaggia' sostituiva
il deserto nell'identificazione dei Pellegrini con le peripezie degli ebrei
verso la 'terra promessa'[...].
Era l'inizio dell'olocausto degli indiani
d'America, che vennero sistematicamente sterminati dai Puritani, i quali
si ritenevano il nuovo popolo d'Israele ed erano quindi legittimati a distruggere
i nuovi Cananei che attaccavano la nuova terra promessa".
(7)
Ma questa identificazione è stata
resa possibile anche dall'assenza di una propria credibile tradizione storica:
nella cultura americana, la storia mitica non può che coincidere
con quella biblica, come dimostra la diffusione della "sindrome di Gerusalemme"
nel mondo evangelico: (8) la sindrome di Gerusalemme
è quel peculiare fenomeno delirante che ha colpito diverse migliaia
di visitatori alla Città santa negli ultimi decenni, curati in un
apposito reparto dell'ospedale cittadino.
Nel 1983 ne fu colpito Vernon Howell,
un chitarrista ventiquattrenne del Texas, forse predisposto dalle sue esperienze
con l'LSD. Howell era membro di una piccola setta il cui fondatore era
tornato a sua volta da un viaggio in Israele nel 1959, dichiarandosi il
"segno" che avrebbe inaugurato l'Apocalisse. I membri credevano che al
momento decisivo sarebbero stati rapiti da una mano celeste e portati in
Israele. Anche Howell ebbe una "esperienza" in Israele che lo avrebbe portato,
alcuni anni dopo, a prendere il controllo della setta, dandole come simbolo
la bandiera dello Stato di Israele, e a proclamarsi "David Koresh",
(9) il Messia ritornato. Un Messia con il monopolio delle donne del
movimento, bambine comprese, e dotato di un arsenale di armi da guerra.
Il maldestro tentativo dell'FBI di perquisire la sua fattoria a Waco risultò
nella più grande e disastrosa operazione militare sul suolo americano
dopo Custer, con oltre 80 morti (10).
LA TEOLOGIA NUCLEARE
Il dato politico e quello immaginario
si razionalizzano poi tramite il dato teologico dell'imminenza della battaglia
di Armageddon. Come dice il predicatore Jerry Falwell, »ad Armageddon
ci saranno circa quattrocento milioni di uomini che faranno corona all'olocausto
finale dell'umanità! Proprio per questo non dobbiamo mai dimenticare
com'è bello essere cristiani! Noi abbiamo un futuro meraviglioso
davanti a noi».(11)
Il segno teologico che scatenerà
gli avvenimenti ultimi sarà il ritorno degli ebrei nella loro terra,
secondo un'interpretazione particolare di diversi brani tratti sia dall'Antico
che dal Nuovo Testamento. (12)
Non si tratta del millenarismo classico,
pauperistico o mistico delle tradizioni europee; bensì di un momento
in cui si scatena in maniera spettacolare e anche cinematografica la violenza
del Giudizio, istituendo un "Regno congiunto" di cristiani rinati ed ebrei
sulla terra; un "Regno" in cui le complesse contraddizioni della vita reale
saranno risolte dai regnanti con "verghe di ferro".
»Messia regnerà dal trono
ristabilito di Davide a Gerusalemme. Risorto, Re Davide sarà coreggente
assieme a Cristo. Israele occuperà una posizione di gloria e dominio
[rulership] sulle nazioni del mondo. I cristiani rinati si riuniranno
a Messia e ai dirigenti di Israele nell'amministrare il regno di Dio sulla
terra. Siamo in marcia verso Sion!».(13)
Nel brano citato all'inizio di questo
articolo, tratto da Chiamata di Mezzanotte, vediamo i diversi elementi
all'opera. Il punto di partenza è una lettura politica della cronaca,
o meglio di una notizia spettacolare, e non poteva essere diversamente
in una società altamente mediatizzata. Probabilmente il lettore
cattolico si sarebbe aspettato un'interpretazione in senso pacifista dei
pericoli costituiti da nuove armi. Invece gli autori dell'articolo trovano
in questo dato un elemento esaltante, come lo trova anche il predicatore
neozelandese Ramon Bennett: «Israele probabilmente utilizzerà
le proprie risorse nucleari come ultimo ricorso. È risaputo che
Israele possiede centinaia di missili con testate atomiche e uno dei più
grandi arsenali del mondo. I suoi nemici saranno abbattuti nella piena
furia di una delle armi più terribili note all'uomo. Sono passati
i tempi in cui l'uomo rispettava la rettitudine, la verità e la
giustizia. Oggi essi [sic] rispettano la ricchezza, il potere e
la forza militare».(14)
«Le forze che odiano gli ebrei
senza rendersene conto stanno preparando lo scenario per le grandi guerre
bibliche dei futuro, in cui gli eserciti di molte nazioni saranno presi
nel vortice di un inferno nucleare che li consumerà».
Un brano che conclude con l'affermazione:
«Look up! Rejoice! Redemption draws near!» (Alza gli
occhi! Gioisci! La redenzione si avvicina!).
Le armi laser vengono associate a un brano
biblico; in questo caso (Zaccaria 14,12) un brano preso assolutamente fuori
contesto, se è vero -come sostiene il biblista Paolo Sacchi - che
si riferisce agli scontri tra gli esuli tornati a Gerusalemme da Babilonia
e gli ebrei rimasti sul posto. Ma poco importa, perché la conclusione
rimane predeterminata e associa da una parte lo spettacolo apocalittico
alla drammatizzazione di un obbligo politico a cui è vincolata la
salvezza.
Chi invece si mette dall'altra parte,
cioè contro Israele, chi ha denunciato, perseguitato e accusato
gli Ebrei, ha rifiutato aiuto al popolo di Dio, verrà escluso dal
regno di Dio e condotto al castigo eterno. (15)
E' curioso notare come il cristianosionismo
riutilizza in chiave solo apparentemente nuova il tradizionale
razzismo della destra americana, che non va letto come fenomeno statico,
ma come storica incorporazione di vecchie minoranze a spese di quelle nuove:
il nucleo anglosassone ha così assorbito prima le altre immigrazioni
protestanti, poi quelle cattoliche, mentre a partire dalla Seconda Guerra
Mondiale ha accolto anche quella ebraica, creando però ogni volta
nuovi nemici.
Come afferma il predicatore David Allen
Lewis, «Se il sionismo è razzismo, allora Dio è
razzista perché Egli è l'autore del sionismo».(16)
In un'affascinante sovrapposizione di
mitemi politici, biblici e razziali, Ramon Bennett (uno dei pochi cristiani
ad aver potuto ottenere la cittadinanza israeliana) associa i biblici nephilim
agli arabi: «I nephilim erano infatti i sottoprodotti fisici dell'unione
tra carne e spirito. E come una prova che gli spiriti di questi esseri
continuano a vivere sulla terra, vorrei dire che io, personalmente, conosco
un arabo musulmano che è nato con sei dita su ciascuna mano. Anche
suo figlio è nato con sei dita, e così suo padre e i padri
di suo padre prima di lui. Ora considerate quanto segue: "Ci fu di nuovo
guerra a Gath, dove c'era un uomo di alta statura, che aveva sei dita su
ciascuna mano e sei dita su ciascun piede, ventiquattro di numero; ed anche
egli era figlio di un gigante (2 Samuele 21,20)".
Si, il conflitto è spirituale,
e gli spiriti che si oppongono sono potenti e malvagi.» [17]
Simili affermazioni non coinvolgono l'intero
mondo evangelico. Nella "esperienza" della rinascita in Gesù la
teologia razionale assume una posizione del tutto secondaria. All'interno
di chiese che pure si riconoscono reciprocamente, troviamo posizioni estremamente
diversificate, che vanno dal millenarismo filosionista all'amillenarismo
apolitico; (18) ma anche il postmillenarismo, che
sostiene la necessità di costruire il Regno in terra attraverso
la militanza e quindi dà scarsa importanza ai brani profetici della
Bibbia.
E se esiste un continuum che va dagli
"apocalittici" di Waco a predicatori amici del Presidente degli Stati Uniti,
non si può parlare, almeno nella maggioranza dei casi, di veri e
propri fenomeni "settari" nel senso di gruppi totalitari.
Ma come in ogni religione, l'associazione
tra obiettivi politici e valori assoluti implica facilmente il rischio
del passaggio da una ricerca del divino alla violenza politica, o almeno
al sostegno alla violenza politica altrui, in questo caso una violenza
delegata alla potenza militare di uno Stato mediorientale (19).
Uno Stato paradossalmente spesso più moderato di quanto vorrebbero
i suoi sostenitori. Infatti, Chiamata di Mezzanotte commenta così
l'assassinio di Rabin: «Ha fatto e dato moltissimo per il suo
Paese, specialmente come soldato [ ... ]. Quali grandi vittorie gli furono
donate da Dio! Rabin conquistò molte terre che Dio aveva promesso
al suo popolo. I nemici tremavano dinanzi all'esercito israeliano comandato
da Yitzhak Rabin!
Ma cosa fece Rabin [ ... ] in questi
ultimi anni? Iniziò con lo stipulare un compromesso col nemico [
... ]. Non avviene forse lo stesso con molti Cristiani: iniziano la vita
con tutte le vittorie nella fede di Gesù [ ...]. Ma improvvisamente
questi fratelli e queste sorelle non conseguono più nessuna vittoria.
Lo si vede dai loro volti: non riescono più a sorridere, proprio
come successe a Rabin in questi ultimi anni [ ... ]. Perciò torna
ora al Signore [ ... ] fintanto che sei ancora in tempo (non aspettare
troppo se non vuoi ripetere l'errore di Rabin)».(20)
(3)
"Israel's Leaders Address Christian Zionists", in Christians 1996, p. v.
(4)
Simili messaggi vengono propagandati come "verità cristiane" dalle
radio e TV evangeliche in tutto il Vicino 0riente, con conseguenze prevedibili
per le storiche minoranze cristiane.
(5) Ice
e Price, pp. 105-106.
(6)
Vedere l'eccellente studio di Sara Diamond, Spiritual Warfare: the Politics
of the Christian Right, South End Press, Boston, 1989.
(7) Gobbi
1993, p. 202. Ovviamente è possibile una lettura esclusiva di questa
elezione: è il caso dei British Israelites, che almeno nelle loro
frange più estreme sono antiebraici perché credono che i
popoli anglosassoni siano gli unici "veri israeliti". Attualmente però
gli unici movimenti a sfondo British Israelite che abbiano la minima rilevanza
(le due Chiese di Dio di Armstrong padre e figlio) sono schierati a favore
di Israele.
(8)
Il più noto tentativo di creare una mitologia nazionale, quello
dei mormoni, lo fa portando gli antichi israeliti in America: fuori dai
circoli dei nativi americani, peraltro influenzati dalla New Age, è
inimmaginabile una mitologia nazionale che prescinda dall'Antico Testamento.
(9) Koresh,
il re Ciro, è per i cristiano-sionisti la figura del Gentile che
aiuta gli ebrei a far ritorno in Palestina.
(10)
Vedere Leppard 1993, in particolare pp. 57, 58 e 61.
(11)Old-Time Gospel Hour del 2.12. 84, TV Lynchburg, Virginia, citato
in Giammanco 1990 p.93.
(12)
Un'interpretazione oggettiva delle profezie di Daniele, almeno nella versione
massoretica (il testo dei LXX dà altre cifre), conduce a calcolare
la fine del mondo o verso il 240 d.C. o verso il 286 d.C. (la cronologia
è contraddittoria; vedere Soggin 1987, pp. 183-4). Per attualizzare
questa cronologia, i millenaristi evangelici introducono il concetto arbitrario
dell’orologio che si ferma" con la morte di Gesù e riprende a battere
i suoi ultimi sette anni "tra poco" se non "adesso": un "adesso" che quindi
si sposta continuamente in avanti.
(13)
Lewis 1994 p. 150.
(14)
Questa e la citazione successiva: Bennett 1995, pp.279 e 294.
(15) Chiamata
di mezzanotte, maggio 1995, p.20.
Si noti come ogni critica a Israele (e la "critica" comprende persino il
dubbio che le frontiere di questo Stato debbano includere l'Iraq) venga
associata alle persecuzioni degli ebrei e implicitamente alla sho'ah.
(16) Lewis
1994 p. 151.
(17)
Bennett 1995 p.270.
(18)
Il movimento millenarista più noto oggi in Italia è quello
dei Testimoni di Geova, il cui fondatore, Charles T. Russel, èstato
un ardente sionista, ma che oggi si astiene da ogni opinione politica a
proposito dei problemi mediorientali. Sulla rimozione del sionismo di Russel,
si veda in lingua italiana il testo di Aveta e Pollina.
(19)
Per non parlare di un'ingenua complicità, per cui possiamo trovare
in ogni libreria evangelica testi razzisti simili quello di Bennett.
(20)
«In retrospettiva: l'assasino del premier Yitzhak Rabin», Chiamata
di mezzanotte, gennaio 1996, p. 8. Altrove (Chiamata di mezzanotte,
gennaio 1996, p. 9, articolo a firma di C. M(algo)) la stessa rivista sostiene
che «è proprio per mezzo di questo assassinio ch'Egli adempie
alla sua parola profetica».
BIBLIOGRAFIA
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and Israel: Essays on Biblical Zionism and on Islamic Fundamentalísin,
International Chrìstian Embassy, Jerusaleni 1996.
GIAMMANCO 1990 Giammanco, Roberto,
L'ímmaginario al potere: religione, media e politica nell'America
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GOBBI 1993 Gobbi, Romolo, Figli
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Price, Randall, Ready to Rebuild, Harvest House Publishers, Eugene, OR,
USA 1992.
LEPPARD 1993 Leppard, David, Fire
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LEWIS 1994 Lewis, David Allen,
Can Israel Survive in a Hostile World?, New Leaf Press, Green Forest, AR,
USA 1994.
SOGGIN 1987 Soggin, J. Alberto,
Introduzione all'Antico Testamento, Paideia, Brescia, 1987 1987 (la 1°
edizione 1968).
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