I Rom avrebbero potuto rovinare
tutto lo spettacolo bellico. Ovviamente, non ci sono riusciti. Il regista
aveva già finito le riprese e gli spettatori erano stanchi. Comunque,
ogni volta che i media venivano costretti a menzionare l'esodo dei Rom,
si precisava che gli "zingari" erano stati "collaborazionisti e complici
della pulizia etnica compiuta dai serbi". I pogrom contro di loro erano
atti, certo criticabili, ma rientravano in quella specie di diritto taciuto
che, nei secoli, è conosciuto come vendetta, o più modernamente,
come rappresaglia.
Agli italiani, lo zingaro fa paura. Non si
tratta di timore della delinquenza - senza voler scaricare colpe, tutti
sanno che la criminalità albanese è infinitamente più
pericolosa e crudele di quella Rom. La paura degli zingari ha altre e più
strane basi. Sul treno da Verona a Bolzano, mi trovo nello stesso scompartimento
di una giovane madre italiana, la sua bambina e una signora serba. Le due
donne simpatizzano subito, a prescindere da tutto ciò che si dice
dei serbi. Poi sale un gruppo di Rom, certamente kosovari. La bambina,
curiosa, fa per uscire dallo scompartimento. La madre la ferma e le spiega:
"vedi, quelli sono zingari e gli zingari rubano i bambini."
Gli zingari sono sempre bugiardi; e poi forse
sono fatti di stoffa diversa da noi, per cui uno zingaro al freddo e alla
fame è nel suo elemento. Gli albanesi fuggono dal "genocidio serbo";
invece i Rom sono dei furbi che vogliono approfittare del buon cuore degli
italiani. Poi, i Rom sono un popolo in movimento; il fatto che se ne vanno
dal Kosovo non è una fuga, ma fa parte del loro ciclo biologico.
Infatti i Rom della Jugoslavia, quasi tutti nati e cresciuti in case, vengono
chiamati senza vergogna dalla stampa, "nomadi." Andate a Lugo di Romagna;
all'ingresso della cittadina vedrete la statua di Andrea Costa, il fondatore
del partito socialista, con una scritta che dice, all'incirca, "ALL'APOSTOLO
DEGLI OPPRESSI." E proprio sotto la statua, un cartello precisa (cito a
memoria): "DIVIETO DI ACCAMPAMENTO NOMADI IN TUTTA L'AREA DEL COMUNE."
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