Questa
è la storia del più grande pogrom contro il popolo Rom dai
tempi della Seconda Guerra Mondiale. Un pogrom invisibile, che avviene
qui in Europa a telecamere spente.
Ma questa è anche la
storia di alcune persone insieme forti e molto fragili, alle prese con un mondo feroce e in guerra con tutti i predatori che volano incessanti sopra le teste del popolo dei Rom.
Sono più abituato
di loro a scrivere, Ma non dimenticate: questa
è la loro storia, non la mia.
Roberto Giammanco ha controllato
pazientemente il testo. Roberto, che a differenza di tanti cialtroni non
scrive da nessuna parte i titoli che lui invece davvero ha; Roberto che
sa far convivere mente e cuore, una cultura vastissima con passioni forti.
E che ha fatto conoscere in Italia altri mondi disprezzati e offesi: i
neri americani e i palestinesi.
Theo Fründt ha poi donato
le foto splendide e terribili che ha preso nel Kosovo. Theo, esperto di
aiuti umanitari con esperienze nei luoghi più esposti del mondo,
era stato inviato dal governo tedesco per aiutare i profughi albanesi.
Quando ha scoperto i pogrom contro i Rom, la Germania gli ha fatto sapere
che il loro dramma non era politicamente interessante. Così Theo
ha rotto tutti i ponti e si è messo a combattere da solo per il
popolo che non serve a nessuno.
Ma anch'io sono coinvolto.
Sono cresciuto senza patria, tra il Messico, gli Stati Uniti e l'Italia.
Ho militato per quattordici anni a tempo pieno in una setta. Vuol dire
vivere fino in fondo la prevaricazione che gli esseri umani possono esercitare sugli altri, attraverso la menzogna, l'indifferenza, la manipolazione, l'invenzione di miti, l'opportunismo. In una parola, il potere, che non
ho solo subito ma ho anche esercitato. Però questa esperienza mi
ha anche insegnato che è sempre giusto combattere i truffatori
e i prepotenti e stare a fianco delle persone vere. Si rischia a fare così,
ma ne vale la pena.
Credo che chi legge queste
parole capirà perché nello stesso sito in cui ci occupiamo
dei Rom e della violenza contro di loro parliamo - in termini critici -
anche di una ben diversa categoria di persone: i difensori delle multinazionali
dell'immaginario e delle sette distruttive, gli apologeti della manipolazione
e dello sfruttamento. L'ingiustizia e l'oppressione sono sempre e sostanzialmente
uguali, qualunque maschera indossino.
Reska
Questo testo non viene pubblicato
qui solo per il gusto di raccontare una storia. Reska e la sua famiglia
- come migliaia di altre famiglie Rom - hanno bisogno di tutti gli amici
possibili. Amici decisi, un po' feroci e capaci di combattere fino in fondo
per ciò che è giusto. Benvenuti, se ve la sentite.
Potete riprodurre liberamente
questo testo, alla sola condizione di pubblicarlo integralmente, compreso
un link al nostro sito http:www.kelebekler.com/.
E ovviamente fateci sapere se lo fate!
Miguel Martinez
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