Introvigne definisce di nuovo
"terroristi" i suoi critici





Di Miguel Martinez 

Pensavamo che Massimo Introvigne avrebbe cercato di coprire le tracce di ciò che è sicuramente uno degli "studi" più imbarazzanti che abbia mai scritto. Siamo rimasti perciò sorpresi nel leggere che il suo discepolo, PierLuigi Zoccatelli, sul sito del CESNUR si vanta che il «terrorismo antisette» è una «categoria ormai giunta a maturazione» e che  
«è stata ora in qualche modo consacrata dall'accettazione, dalla peer review e dalla pubblicazione sulla rivista "Terrorism and Political Violence" (12:1, Primavera 2000, pp. 47-59) dell'articolo di Introvigne "Moral Panics and Anti-Cult Terrorism in Western Europe" [Panici Morali e il terrorismo antisette in Europa occidentale]
L'antefatto  

Per chi non avesse seguito la vicenda è necessaria una breve presentazione: Massimo Introvigne, avvocato torinese, è fondatore e direttore del CESNUR, il "Centro Studi sulle Nuove Religioni". E' inoltre uno dei dirigenti di una organizzazione di destra chiamata "Alleanza Cattolica", il cui scopo dichiarato è creare una "élite controrivoluzionaria" e ridare piena gloria alla Cristianità medievale secondo gli scritti dell'autoproclamato "profeta" brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira, noto anche come "Il crociato del XX° secolo". Sebbene ammirino l'Inquisizione, queste persone sono state accusate, abbastanza comprensibilmente, di essere una "setta" - tra gli altri dalla Conferenza Episcopale Brasiliana - così tendono ad assumere una linea molto apologetica nei confronti di gruppi che, più o meno giustamente, sono stati oggetto di accuse simili: questi gruppi spaziano dall'Opus Dei a Scientology 

Tempo fa pubblicammo documenti che rivelavano qualcosa della natura del CESNUR, tratti da varie fonti (principalmente materiale del CESNUR e di Alleanza Cattolica, o di autori di destra vicini a Introvigne).  

Il Dott. Introvigne e i suoi seguaci - a cui avevamo offerto spazio di replica illimitato - risposero lanciando sui newsgroup Usenet una campagna di insulti (l'episodio è diventato famoso in Usenet come "la campagna delle bambole gonfiabili", dopo che il CESNUR mi invitò a lasciarli in pace e a giocare appunto con le bambole gonfiabili). Introvigne in seguito spiegò che si era trattato di una «osservazione partecipante» per studiare il «terrorismo in Internet». Non stava scherzando: poco dopo pubblicò davvero uno "studio" che abbiamo analizzato altrove.   

Riassumendo in breve, lo studio forniva nove esempi di qualcosa chiamato "terrorismo antisette". Uno era un tranquillo sito web che dava informazioni critiche su una "setta" di origine giapponese. Gli altri otto non erano affatto siti antisette. Ciò che in realtà avevano in comune era l'aver espresso critiche nei confronti di Massimo Introvigne, Alleanza Cattolica e il CESNUR.  

Non amo la parola "terrorismo"; tuttavia la sola azione di "terrorismo in Internet" di cui sono a conoscenza in questo contesto riguarda le minacce che il CESNUR rivolse al mio provider per indurlo a chiudere il sito web Kelebek, alla fine della primavera del 1999.  

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