di Flavia Busatta Per agevolare la lettura, questo articolo di Flavia Busatta, tratto da Hako Magazine, è stato diviso in diverse parti.
Quanto il pubblico interferisca con la creazione della
nuova religione lo possiamo vedere soprattutto dalla relazione che i
predicatori indiani hanno con le donne e con le aspettative misticheggianti ed
ecumeniche della parte maschile della loro audience. Le militanti sono sempre
state, fin dal XIX secolo, la spina dorsale e organizzativa dei gruppi di
solidarietà filo indiani fornendo lavoro, soldi, ospitalità ed anche sesso, ed
è perciò vitale evitare di irritarle soprattutto oggi che il nuovo femminismo
le ha rese particolarmente suscettibili. Per il loro sesso e per necessità i
santoni non hanno potuto attingere alla ritualità esoterica femminile indiana,
bandita e dispersa dal tessuto religioso tribale. La proposta degli Indian
preachers lakota si innesta perciò su un modello femminile misogino che fonde
bigottismo cristiano e machismo pan-indiano. Le prestazioni sessuali nei confronti delle donne bianche
sono vantate con gusto dal buon vecchio Nick Black Elk ai tempi del suo
soggiorno in Europa con Buffalo Bill e anche John Fire Lame Deer, padre di
Archie, non è da meno: Egli è contestato
con forza dai tradizionalisti lakota e ciò lo ha costretto ad ancorare la sua
credibilità a ben due personali apparizioni della Sacra Donna Bisonte Bianco
che lo ha sollecitato a diffondere il verbo. Un'eresia nel mondo sciamanico, ma
un pilastro dell'ideologia new age. Archie utilizza le apparizioni e il tema
della donna per introdurre il concetto del nuovo messia e giustificare, nel
contempo, il tabù delle mestruazioni. Il mestruo esclude le donne dai luoghi
sacri, siano essi indiani o celtici, pena la punizione divina: Il maschilista Archie dimostra
di non sapere nulla dell'antica cultura celtica, non conosce il ruolo centrale
di regine e sacerdotesse delle donne celtiche ricordato dagli scrittori latini
ed è ignorante sul culto della Grande Madre nel Paleolitico e nel Neolitico
europei. Egli poi ricicla un tema caro alla fiaba europea e all'ufologia
moderna sostenendo che oggi tre uomini, che non sono nati da una donna,
percorrono le vie del mondo: essi provengono da altri luoghi, da un'altra
dimensione. Dopo aver annunciato la trinità
supermaschile egli provvede a demolire definitivamente il ruolo femminile nella
Danza del Sole. Questa cerimonia nella forma più antica, quale era praticata da
Arapa o Gros Ventre, Cheyenne e Blackfeet, non
poteva svolgersi senza la presenza di una donna. Tra le prime tre tribù
era la moglie dell'officiante che ne acquistava il diritto per il marito
tramite coito rituale con l'officiante precedente, mentre tra i Blackfeet solo
la Donna della Danza del Sole poteva fare il voto che dava inizio al rito. I
lakota impararono la danza dai Cheyenne, ma eliminarono il rituale femminile.
Nella accezione neoreligiosa predicata dai nuovi santoni invece, la Danza del
Sole non è più dedicata dalle donne, ma alle donne.
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