Sciamani di plastica
Indiani d'America e New Age
ottava parte

 

di Flavia Busatta



Per agevolare la lettura, questo articolo di Flavia Busatta, tratto da Hako Magazine, è stato diviso in diverse parti.

Alla nota introduttiva

Alla parte successiva

Alla bibliografia




La Nazione della Terra

 

Dagli anni Settanta in poi, varie associazioni cominciarono a sostenere l'insegnamento di un curriculum con unità didattiche sugli indiani in molte scuole elementari e medie e promossero l'interesse accademico. Negli anni Settanta-Ottanta questo circuito indianista (che contava numerosi affiliati in America e in Europa, specie in Germania e Francia) forniva in gran parte una cassa di risonanza per la lotta politica indiana, mentre cominciava una nuova fase di interazione tra religione americana della natura e religione indiana.

Nel 1982 nacque l'Earth Nation Sunrise di Sun Bear, costituitasi come Chiesa della Nazione Terra, che parlava dei “quattrozampe'' come fratelli e sorelle, secondo il linguaggio di “Alce Nero parla'' e annunciava una Nuova Età sulla Terra (New Age on Earth), che reiterava il messaggio trascendentalista di Emerson nella prima metà dell'Ottocento. In molti scrittori del movimento rifiorisce il timore puritano/calvinista per la wilderness, la natura violenta, che si ritrova anche nella paura di Neihardt nei confronti del lato dionisiaco della religione lakota, e del rispetto panico per le forze naturali negative. Può sembrare un'incongruità legare insieme tradizionalisti, maestri indiani new age e cercatori di verità non indiani che spesso sanno trasformare in profitto religioni e profezie, ma, se esaminiamo i temi, questi filoni possiedono una notevole contiguità:

tutti pongono la Natura al centro della religione e della vita. Ciò che unisce i tradizionalisti (che politicizzano il passato) e i new age (che lo trascendentalizzano) è la convinzione della centralità della Natura e un continuo agire della loro preoccupazione.

La Natura fornisce un linguaggio per esprimere cosmologia e fede; forma la base per comprendere e praticare un modo di vita, fornisce materiali per simboleggiare il rituale, mette insieme una comunità. In breve, nativi americani e non, mettono in contrasto il cristianesimo euroAmericano di tipo progressivo con una loro religione di tipo passivo-statico antimodernista.

Un caso interessante, anche per il successo internazionale, è quello di Vincent LaDuke (1929-1992), di origine chippewa-tedesco-norvegese che visse i suoi primi vent'anni nella riserva di White Earth in Minnesota e che dopo una visione assunse il nome di Sun Bear (Gheezis Mokwa). Costui aveva tutti i requisiti del sant'uomo: frequentò solo le elementari (per cui ciò che sa gli è stato rivelato misticamente), disertore nella guerra di Corea, ex carcerato, attivista politico, agente immobiliare, procacciatore d'affari e prestiti per piccole imprese di riserva e anche indiano di Hollywood.

Secondo una biografia egli era anche membro della Midewiwin Society e del National Congress of the American Indians. Fondò la sua Tribù dell'Orso (Bear Tribe Medicine Society) a Spokane, stato di Washington, che teneva un calendario di Raduni della Ruota di Medicina (Medicine Wheel Gatherings) nei fine settimana in località di campeggio, iniziati nel 1981 a Mt. Reinier, sempre nello stesso stato. L'idea veniva da un caposaldo new age, il bel romanzo Seven Arrows di Hyemeyohsts Storm, uno scrittore di origine tedesca che aveva vissuto presso i crow e che aveva tratto ispirazione dalla classica monografia di George Bird Grinnell sui cheyenne.

«Storm abbellì creativamente questa vecchia pratica cheyenne [dei piccoli cerchi di legno usati in un gioco di destrezza, un articolo minore della loro vita quotidiana], trasformando la ruota di medicina in una figura simbolica, forse prendendo a prestito quella forma dalla costruzione di massi segnata sulle mappe stradali del Wyoming come Big Horn Medicine Wheel» (Kehoe, 1996:200).

È questa l'origine dei “mandala'' dei nativi Americani, un oggetto di origine buddista (!), che troneggia in molte case anche italiane.

II luogo della Ruota di Medicina dei raduni viene segnato da trentasei pietre in cerchio ed è consacrato da un teschio di bisonte o di un altro animale sacro, mentre alcune persone sono scelte per rappresentare i poteri dell'universo simboleggiati dalle pietre.

La gente radunata in cerchio si purifica col fumo, crea delle cordelle con minuscoli sacchetti di tabacco fatti di stoffa dei colori delle quattro direzioni in cui “pone'' le proprie preghiere e partecipa a un rituale collettivo della pipa mentre la fine del weekend cerimoniale è sottolineata da un Medicine Wheel Give Away, ove gli adepti portano cibo da donare ai poveri. Durante queste riunioni sono praticati riti di purificazione come la tenda del sudore (Sweat Lodge) e una cerimonia dei cristalli (Crystal Healing Ceremony) come rito di cura; non mancano ovviamente canti, danze, performance col tamburo e una specie di scuola all'aperto tenuta inizialmente da Sun Bear, poi dai suoi successori. Dal 1961 Sun Bear sostituì l'insegnamento orale con la pubblicazione di opuscoli ciclostilati dal nome Many Smokes, diretti soprattutto ad un pubblico indiano. Nel 1972 l'opuscolo cambiò pubblico e prese il nome Wildfire.

L'insegnamento di Sun Bear ha preso le mosse da una visione infantile avuta nel 1934 quando giaceva ammalato di difterite: luci roteanti di vari colori e un orso nero. In seguito egli capì che la presenza di sfere multicolori indicava un messaggio interrazziale. Il nucleo centrale della sua religione parte dal filone millenarista e vede la Terra come un essere vivente che attualmente sta curandosi e “ripulendosi'' dall'avvelenamento causato dagli esseri umani, un processo che dura da una decina di anni. In questa contesto la Ruota di Medicina è un «modo per aiutare la Madre Terra a curarsi», in quanto essa è «sì un cerchio di pietre poste a terra», ma anche «un insieme di simboli che a un definito significato per la vostra vita» ed è «simile ad un sistema astrologico» che aiuta «il popolo a conoscere se stesso» e a Sun Bear salvare il pianeta. Durante questo evo di purificazione è importante per tutti vivere in equilibrio con la Madre Terra:

«Essi devono imparare a camminare in equilibrio con la Madre Terra, ad usare le risorse naturali della Terra in modo sensitivo e con sensibilità, senza aggiungere sostanze chimiche a tutto o pesticidi e tutte quelle altre cose che distruggono la delicata ragnatela della vita sul pianeta. Allo stesso modo quando accettate il fatto che tutta la creazione è parte di voi, voi potete muoverla, potete comprenderla perché risponda.

Questo è il motivo per cui alcuni di noi possono parlare agli animali e farli venire quando li chiamiamo.

Noi possiamo parlare agli alberi alla Terra, al Creatore e chiedere ciò di cui abbiamo bisogno in un particolare periodo. Noi lo abbiamo fatto per migliaia di anni.

Non è soprannaturale. è assolutamente naturale» (Sun Bear, 1983:137, 207-208).

Nell'ottica della purificazione rientrano anche i fenomeni naturali come i terremoti, ecc., ma in senso metafisico, l'armonia riguarda anche l'intimo: così ogni furore, o azione violenta è visto come contrario allo spirito della Terra e della visione. Per questo motivo Sun Bear condannò l'occupazione armata di Wounded Knee del 1973 da parte dell'AIM. dato che «ogni atto commesso in stato d'ira, alla fine diventa un esercizio di futilità». Il potere spirituale può o deve, invece, essere scambiato ed aumentato mediante appropriate cerimonie: piantare un albero è un modo di iniziare la purificazione e la cura, come pure l'atto sessuale, ma soprattutto «diventare un guaritore (healer) che è lo stesso delle nostre energie sessuali. è solo un diverso modo di incanalare l'energia».

Certamente la religione di Sun Bear lega in modo originale l'eredità delle tradizioni chippewa e degli indiani delle Pianure con i movimenti ambientalisti ed ecologisti e con le pratiche popolari della medicina new age. Non è però un medicine man tradizionalista quando predice la catechesi dei non indiani e la condivisione del segreto sciamanico; per questo è aborrito dai tradizionalisti e alcuni suoi seguaci furono malmenati. Altro caposaldo della sua fede è la visione romanticamente sincretista del passato che tradisce le sue radici di mezzo sangue forgiato nella società metropolitana pan-indiana della West Coast. In realtà, la Bear Tribe Medicine Society è programmaticamente multietnica e, dopo la morte di Sun Bear, che a avuto due mogli, entrambe bianche, il titolo di Capo di Medicina è passato prima a Wabun Wind e, nel 1996, a Wind Daughter, due donne, come spesso accade nelle “tribù'' new age non lakota. Wind Daughter è una bianca, ma è assistita da Bear Heart, un pastore battista creek che «è stato adottato in molte tribù e porta la Sacra Pipa nella tradizione lakota e cheyenne», “conduce ricerche di visione, capanne del sudore e consulenza per l'auto-cura''.



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