di Flavia Busatta Per agevolare la lettura, questo articolo di Flavia Busatta, tratto da Hako Magazine, è stato diviso in diverse parti.
Lakota new age
Wallace Black Elk, ex medicine
man dell'AIM e rappresentante dell'International Indian Treaty Council (la
struttura per i contatti con l'estero dell'AIM) presso l'ONU a Ginevra, nel
1983 ha girato l'Europa insieme al “suo'' antropologo, William S. Lyon, cui si
è unito nel 1986 nella conduzione di seminari accademici molto pubblicizzati in
cui eseguiva l'inipi (capanna del sudore) e altri riti. Trasferitosi dalla riserva di
Pine Ridge a Denver, CO, è diventato in seguito il beniamino del Movimento
degli Uomini, un'associazione new age
fondata tra gli altri dal poeta Robert Bly, per influenza del movimento
femminista. Archie Fire Lame Deer è figlio di John, noto per la biografia
(1972) del giornalista di origine austriaca Richard Erdoes, che è anche
biografo/co-autore privilegiato della famiglia Crow Dog ed è noto per le sue
tendenze spiritualiste. In termini tradizionali
entrambi anno avuto due gravi “incidenti di percorso'': Wallace è rimasto
vedovo e questo, insieme alla vecchiaia, è il segnale per i lakota che il suo
potere sciamanico è scomparso, mentre ad Archie è morto un paziente d’infarto
durante una ricerca di visione in California, altro gravissimo segno di decadenza del potere
“spirituale''. Wallace Black Elk e Archie Fire
Lame Deer, rispetto altri indiani new age, sembrano accentuare l'aspetto
apocalittico-magico dei primi profeti: i loro libri sono pieni di racconti di
scettici puniti, di poteri rivelati e/o extrasensoriali in un crescendo quasi
pirotecnico. In entrambi il potere somiglia
sempre meno a quello sciamanico e sempre più a quello economico e politico
delle nuove religioni. Le promesse di Black Elk, quanto più si ammantano di un
linguaggio ingenuo e spiritualista, tanto più diventano materiali e concrete
secondo la ricetta fondamentalista pentecostale (cura del cancro e dell'AIDS).
Anche Archie Fire non è da meno solo che i suoi riferimenti si appoggiano più
alle scienze psicologiche che a
quelle fisiche: All'oratoria da predicatore di campagna di Wallace Black
Elk, si sostituisce la retorica idillica di Archie Fire che fa la spola tra il
suo centro a Santa Barbara, California e quello in Francia e mescola indianismo
e religione celtica neopagana: In tutti e due i casi è
evidente il percorso già iniziato da Nick Black Elk, in cui l'intento è
dichiaratamente missionario e il pubblico di riferimento non è tribale, ma
euroAmericano. Il movimento della spiritualità indiana new age, come chiesa
della Madre Terra, si pone sempre più come movimento di stampo cristiano
riformatore all'interno prima della società Americana e poi della società
europea. I credenti sono chiamati a una più autentica visione di Dio che
comprenda un'etica di pace e giustizia e un'estetica di naturale semplicità,
valori che vengono attribuiti a mitiche società indiane proposte da un punto di
vista etnonazionalista come le vere depositarie della fede e dei valori
cristiani. Interessante è la lunga
riflessione che Wallace Black Elk dedica alla sua semplicità, all'essere uno
stupido indiano, un campagnolo ignorante scelto dal Grande Potere e in grado di
ingannare saccenti intellettuali di città, secondo una consolidata scuola che
va da certi profeti cattolici (i pastorelli di Fatima, per esempio), alla
tradizionale ostilità verso la cultura dei fondamentalisti cristiani e dei
politici più conservatori Americani. Gran parte dei nuovi medicine
men pan-indiani poggia in modo acritico sul “sant'uomo'' Nick (Nicholas) Black
Elk e appartengono, con le dovute sfumature, al grande alveo della visione
messianica che rielaborò il mito della Madre Terra, diventò una teologia
indianista universale, che ha la sua liturgia nella versione pan-indiana della
Sacra Pipa. I moderni guru, sensibili anche alla rivoluzione sessuale degli
anni sessanta, che spesso garantisce loro case accoglienti e un pubblico
munifico, inseriscono di fantasia il concetto di piacere nella loro dottrina,
ma nell'accezione bigotta dei predicatori di campagna. Un esempio lampante di
ciò è Archie Fire Lame Deer: Egli comunque non rinuncia ai
malati di AIDS disposti a pagare: essi però devono eseguire la capanna del
sudore tra di loro o da soli, poi tutti gli oggetti andranno bruciati e i teli
tolti «affinché il Sole scacci tutti i miasmi»! La sua versione della creazione
dell'Universo mira a non scontentare i possibili adepti: Fa scomparire tutto il lato
tradizionale della teogonia lakota, per proporne una più consona al pubblico
euroAmericano privo di quei riferimenti mitici; introduce una dimensione
temporale estranea al mito lakota, e più simile al Tempo di Brahma degli indù,
familiare ai californiani imbevuti di misticismo orientale e segue la fortunata
invenzione dei “tarocchi indiani'', fornendo la sua versione, senza però
mostrare la minima comprensione di questa secolare tradizione esoterica
europea.
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