Di Massimo Fini. Tratto dal sito aljazira.it.
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di Massimo Fini,
lunedì, 12 aprile 2004 L'altra sera su Rai Due, nella trasmissione condotta da Antonio
Socci, si dibatteva del neolibro della Fallaci "La forza della
ragione". C'erano il filosofo Gianni Vattimo, alcuni politici,
Alessandra Mussolini, Maria Prodi, Mario Borghezio, l'ex ambasciatore
Scialoia, fattosi musulmano, e, "coup de theatre", Adriano Sofri
direttamente dal carcere di Pisa. Che competenza abbia in materia
Adriano Sofri, che, a parte un paio di opuscoli di autodifese
giudiziarie, non ha mai scritto un libro in vita sua, tantomeno sui rapporti fra Occidente e Islam, non saprei...
Conferma
però quello che dico ai ragazzi quando, dopo una lezione sul
giornalismo tenuta all'università, nei licei, nelle scuole
specializzate, mi si affollano attorno e mi chiedono come si fa a
entrare nel nostro Prima tesi. Gli islamici stanno invadendo l'Europa per soggiogarci e
convertirci. Ora, gli islamici, come gli altri immigrati del Terzo
Mondo, non vengono da noi per conquistarci. Ci vengono per necessità. A
nessuno piace lasciare i propri luoghi d'origine, le proprie case,
le proprie famiglie, le proprie abitudini. Ed è stata proprio la
pervasività del modello occidentale a devastare l'habitat, economico e
sociale, in cui vivevano questi immigrati dal Terzo Mondo, soprattutto
dal Nord e dal Centro Africa, riducendoli, spesso, alla fame e
costringendoli a venire nei nostri Paesi a cercarvi una vita dopo che
gliela abbiamo distrutta. A questa prima, inaudita, violenza se ne vorrebbe ora aggiungere
un'altra, forse ancora più grave, che costituisce la seconda tesi della
Fallaci e che Cesare De Carlo, un estimatore della scrittrice, traduce
così: questi immigrati, questi cani figli di cani, questi figli di
Allah "una volta sbarcati fra noi non hanno alcuna intenzione di
integrarsi, di uniformarsi ai nostri costumi, alla nostra mentalità,
alla nostra cultura, ma mantengono i loro oltraggiando i nostri".
Insomma se voglio vivere fra noi devono pensare e comportarsi come noi.
Dopo aver tolto a questa gente habitat e cibo, vogliamo prenderle anche
l'anima. Gli islamici che vengono da noi devono, come tutti, rispettare le
nostre leggi. Per il resto sono liberi, sacrosantemente liberi di
restare quello che sono, di mantenere la propria mentalità, i propri
costumi, le proprie usanze. Nessuno oggi pretenderebbe, credo, che un ebreo non segua il Talmud,
non pratichi la circoncisione, non sia se stesso. Chi in passato ha
preteso di farlo è stato chiamato nazista. Oggi i nazisti sono altri Massimo Fini
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